«Dall'anno zero» quello in cui è stato ucciso l'ispettore Filippo Raciti, «sono stati fatti passi da gigante» contro la violenza negli stadi.
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Cancellieri (Ministro Interno): “Su violenza negli stadi fatti passi da gigante. Faremo la nostra parte su legge per nuovi stadi”
«Dall’anno zero» quello in cui è stato ucciso l’ispettore Filippo Raciti, «sono stati fatti passi da gigante» contro la violenza negli stadi.
Lo ha detto il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri intervenendo alla presentazione del libro sulla sicurezza negli stadi. Il ministro ha anche lodato «la presa di coscienza delle società, che hanno staccato ogni legame con gli ultrà» e l'attività dell'osservatorio sulle manifestazioni sportive per la normativa e la messa in sicurezza degli stadi.
Forze di polizia e società calcistiche, ha poi sottolineato il ministro, devono fare un ulteriore «sforzo affinchè i giovani e le famiglie si riapproprino dello stadio». «Vedere una partita allo stadio è tutta un'altra cosa che vederla in tv - ha concluso - perchè la partita è una festa di popolo, un rito festoso» e dunque bisogna che la gente si «riappropri della partita».
«Abbiamo molte priorità, ma la legge sui nuovi stadi è molto importante e noi faremo la nostra parte». È quanto assicura il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri intervenendo al convegno sulla sicurezza negli stadi organizzato dall'Anfp, l'Associazione nazionale funzionari polizia. La titolare del Viminale sottolinea che «la repressione deve essere solo l'ultimo atto, e speriamo non debba avvenire mai. Gli stadi nuovi sono importanti, anche se molti degli attuali sono perfetti dal punto di vista della sicurezza ma si trovano comunque all'interno dei centri storici». Per fare passi avanti nel contrasto della violenza negli stadi bisogna, dunque, anche costruire nuovi impianti? «Decisamente», è la risposta secca del ministro che ricorda come «l'iter della legge sia già avviato in Parlamento». Per Cancellieri, «la costruzione dei nuovi stadi, che rendano più facile sia la viabilità che gli interventi delle forze dell'ordine, rappresenta l'inizio di una seconda fase. Spero che sempre più famiglie e sempre più giovani si riapproprino degli stadi: vedere una partita dal vivo è tutta un'altra cosa rispetto al guardarla davanti alla tv -osserva- dobbiamo fare in modo che le partite siano una festa collettiva, di popolo; che il calcio e lo sport in generale siano un rito sano e festoso»
Ansa
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