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Calcioscommesse: Signori resta ai domiciliari. Paoloni ascoltato per undici ore "Mai fatto combine"

I provvedimenti sono a carico di Francesco Giannone, Giorgio Buffone e Gianfranco Parlato che dal carcere andranno agli arresti domiciliari. Per Manlio Bruni, dai domiciliari ha l’obbligo di firma e per Mauro Bresson invece si aprono le...

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I provvedimenti sono a carico di Francesco Giannone, Giorgio Buffone e Gianfranco Parlato che dal carcere andranno agli arresti domiciliari. Per Manlio Bruni, dai domiciliari ha l'obbligo di firma e per Mauro Bresson invece si aprono le porte del carcere.

Per Marco Pirani e Massimo Erodiani la decisione di tradurre il carcere agli arresti domiciliari sarà presa domani mentre Beppe Signori non ha ancora presentato domanda di scarcerazione dagli arresti domiciliari. La motivazione che ha portato a queste decisioni, si rileva nell'ordinanza deriva dalle dichiarazioni confessorie rese sia al gip in sede di interrogatorio di garanzia che al pm dagli indagati e pertanto «appaiono fortemente ridimensionate le esigenze cautelari relative alla genuina acquisizione della prova poichè si è avuta conferma pressochè nella totalità della sussistenza degli episodi di frode sportiva di cui ai singoli capi di imputazione ed inoltre -si legge ancora nell'ordinanza- le dichiarazioni rese dagli indagati hanno fornito ulteriori spunti investigativi».

Marco Paoloni, il portiere della Cremonese, poi al Benevento, arrestato nell'ambito dell' inchiesta cremonese sulle partite truccate, ha detto, nel corso del suo interrogatorio, di «non aver mai mosso un dito per far perdere le sue squadre». Paoloni ha raccontato, sostanzialmente, di essere entrato nel giro delle scommesse in quanto indebitato e di aver promesso ai vari indagati di influire sui risultati delle varie partite ma, quando era in campo, di aver dato il meglio di sè.