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Calcioscommesse, Lotito: “Trnquillo, noi fuori da tutto”

”I nostri legali hanno preso informazioni e siamo tranquilli: siamo fuori da tutto.

Redazione

''I nostri legali hanno preso informazioni e siamo tranquilli: siamo fuori da tutto. Rimarremmo allibiti se succedesse qualcosa che riteniamo non giustificato, non corretto e non giusto. Se la stessa giustizia penale ha ritenuto di dover prorogare i termini di sei mesi...''.

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, commenta cosi' a Panorama.it alcune indiscrezioni giornalistiche che vorrebbero il suo club e il capitano Stefano Mauri deferiti prossimamente, a campionato corso, dalla giustizia sportiva per la vicenda del Calcioscommesse. Indiscrezioni che, secondo il patron, cozzerebbero con la richiesta del pm di Cremona Roberto Di Martino di prorogare le indagini che vedono coinvolto anche il centrocampista brianzolo. E anche con il comportamento attendista fin qui mantenuto dalla stessa Procura Figc, in attesa di sviluppi proprio da Cremona. ''Se la Procura ha chiesto la proroga perche' loro vogliono procedere in maniera immediata al deferimento?'', si domanda il numero uno biancoceleste.

''Dico solo che e' stata fatta una trasmissione e nelle anticipazioni e' stata messa la faccia di Mauri - aggiunge -. Procederemo per il reato di diffamazione nei confronti degli autori della trasmissione; ho gia' dato mandato ai legali di muoversi. La trasmissione chiude dicendo: 'Non si capisce perche' alcuni calciatori sono stati deferiti e altri sono ancora liberi di giocare'''. La sua Lazio e' seconda in classifica ma potrebbe rispondere per responsabilita' oggettiva nelle presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del maggio 2011.Il patron, pero', ostenta sicurezza sia su Mauri (ha un ''atteggiamento sereno che dimostra da mesi in campo giocando con tranquillita' e ''la carcerazione preventiva e' uno strumento per acquisire le prove e non uno strumento di colpevolezza'') che sul club: ''Io non ho paura di nulla perche' non ho fatto nulla - dice -. I nostri legali hanno preso informazioni e sono tranquilli. Siamo fuori da tutto. Rimarremmo allibiti se succedesse qualcosa che riteniamo non giustificato, non corretto e non giusto. Se la stessa giustizia penale ha ritenuto di dover prorogare i termini di sei mesi... Avesse avuto le prove avrebbe chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio. Non si capisce perche' in questa fase qualcuno si assume la responsabilita' di fare una scelta che comporta danni gravi e irreparabili. Perche' una volta che li hai fatti questi danni come li recuperi?''.

In attesa di un pronunciamento della Procura Figc, la classifica rimane pero' sub judice. ''In una competizione chiusa come il campionato italiano se lei toglie due punti oggi e due punti domani anche dal punto di vista psicologico... Questo e' il sistema per far scoppiare casino'', rileva Lotito. L'unica cosa certa, al momento, e' che giovedi' andra' in scena il processo d'appello del Napoli contro il -2 inflitto dalla Commissione Disciplinare per il filone partenopeo del calcioscommesse che vede coinvolti Gianello, Grava e Cannavaro. (ANSA).