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Calcioscommesse: l'Atalanta ora rischia nuove penalità

La paura di precipitare nuovamente nell’incubo di un altro processo sportivo si fa sempre più concreta per i tifosi atalantini, che dai blog commentano con crescente preoccupazione le rivelazioni in arrivo dagli interrogatori di Cremona.

Redazione

La paura di precipitare nuovamente nell'incubo di un altro processo sportivo si fa sempre più concreta per i tifosi atalantini, che dai blog commentano con crescente preoccupazione le rivelazioni in arrivo dagli interrogatori di Cremona.

I bergamaschi oggi hanno appreso altre due cattive notizie. La prima riguarda l'acquisizione da parte della Procura della Figc degli atti relativi all'ordinanza del gip Salvini, che ha portato all'arresto dell'ex capitano e di altre 16 persone. Un'azione che prelude quasi sicuramente all'apertura di un nuovo procedimento disciplinare. La seconda notizia riguarda Nicola Santoni, l'amico di Doni, che sembrerebbe aver deciso di collaborare con i pm. Nuove rivelazioni da parte sua potrebbero aggravare ulteriormente la già delicata posizione dell'Atalanta. La Procura Figc indagherà su Ascoli-Atalanta e Padova-Atalanta e tenterà di accertare anche eventuali responsabilità del club orobico, che finora si è detto estraneo ad ogni coinvolgimento nelle combine: un rinvio a giudizio per queste due partite, secondo primi e approssimativi calcoli, potrebbe portare a un'altra pesante penalità, tra i tre e i dieci punti. Il processo dovrebbe svolgersi nel giro di un mese o due: per l'Atalanta sarebbe un nuovo calvario da affrontare, dopo aver annullato in fretta la penalità di quest'estate. Inutile, a questo punto, attendersi sconti dal Tnas, cui la società e Doni avevano fatto ricorso e il cui pronunciamento era atteso entro fine gennaio.

A deprimere l'ambiente, come se non bastasse, è arrivata anche la rivelazione di un accordo tra Doni e Gervasoni per far segnare il rigore al capitano atalantino in Atalanta-Piacenza 3-0: si sapeva che avrebbe tirato centralmente e che il portiere avrebbe lasciato passare il pallone. Trascorse le vacanze natalizie con questi cattivi pensieri, l'Atalanta tornerà al lavoro da domani, per riprendere la preparazione in vista della difficilissima sfida dell'8 gennaio contro il Milan. Contro il Cesena, due giorni dopo l'arresto di Doni, la squadra aveva reagito alla grande. Ma adesso Stefano Colantuono dovrà essere capace di compiere un nuovo ed enorme sforzo per trasmettere motivazioni e concentrazione al gruppo, rimasto orfano in modo traumatico di quello che era ancora il leader silenzioso dello spogliatoio. Doni aveva infatti continuato ad allenarsi fino al giorno precedente l'arresto, senza mai far mancare consigli e suggerimenti ai compagni, nell'attesa di comparire davanti al Tnas.

Ora le speranze sono finite: inizia un nuovo periodo di timori, che il club bergamasco sta affrontando in silenzio quasi assoluto. A parte un comunicato, solo Colantuono e Marino hanno affrontato la questione davanti ai cronisti. Ma nè il presidente Antonio Percassi nè il figlio Luca, amministratore delegato, hanno ancora commentato l'arresto di Doni e gli sviluppi della vicenda: tanto che più di un tifoso, attraverso i forum, ha auspicato un intervento pubblico della famiglia proprietaria del club. La linea però è quella di parlare tramite i risultati sul campo, in attesa di spiegare le proprie ragioni davanti ai giudici sportivi. (ANSA).