La Lazio dovrebbe tirare un sospiro di sollievo. Se le indiscrezioni che filtrano dalla camera di consiglio della Commissione Disciplinare della Figc, infatti, si rivelassero poi vere - la sentenza e' attesa per giovedi', ma potrebbe essere pronta gia' domani – il club biancoceleste si ritroverebbe a pagare per il suo coinvolgimento (per responsabilita' oggettiva) nello scandalo del Calcioscommesse soltanto con un'ammenda (ben piu' gradita del -6 in classifica).
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Calcioscommesse: giovedì la sentenza. Mauri e Lazio sperano
La Lazio dovrebbe tirare un sospiro di sollievo. Se le indiscrezioni che filtrano dalla camera di consiglio della Commissione Disciplinare della Figc, infatti,
L'impianto accusatorio preparato dal procuratore federale, Stefano Palazzi, non avrebbe convinto la corte presieduta da Sergio Artico che sarebbe in procinto di condannare il capitano dei laziali, Stefano Mauri, soltanto per l'omessa denuncia della presunta combine di Lecce-Lazio del 22 maggio 2011. Cadrebbe quindi l'incolpazione piu' grave dell'illecito, mentre sarebbe cancellata del tutto quella per Lazio-Genoa del 14 maggio 2011. Intanto l'avvocato di Luca Aureli, gestore di un'agenzia di scommesse a Roma finito nell'inchiesta, sottolinea come il suo assistito ''non e' mai stato il collettore delle scommesse dei calciatori della Lazio e in particolare del capitano Stefano Mauri.
Si tratta di un'ipotesi totalmente priva di fondamento smentita dai tabulati delle scommesse in possesso del nostro studio legale''. ''Nella ricevitoria Aureli - spiega il legale - non e' mai stata effettuata alcuna giocata anomala da parte dei giocatori della Lazio che peraltro sarebbe stata bloccata dal sistema di controllo - spiega il legale -. Si tratta di una tesi confermata dal fatto che nessun bene e' stato sequestrato nell'agenzia''. Il principio 'in dubio pro reo' ('nel dubbio, in favore dell'imputato') che i giudici sportivi avrebbero adottato potrebbe anche essere tradotto nel piu' popolare 'tana liberi tutti', come gia' accaduto nei pronunciamenti della giustizia sportiva inerenti squadre piu' blasonate di altre: Mauri rimedierebbe soltanto una squalifica tra i 6 e i 9 mesi (rispetto ai 4 anni e 6 mesi chiesti dall'accusa), la Lazio un'ammenda mentre sarebbe prosciolto il Genoa che, portato alla sbarra per responsabilita' oggettiva sull'ex rossoblu', Omar Milanetto, eviterebbe perfino la multa (Palazzi aveva chiesto il -3). Rimangono i dubbi sul perche' il principale ricercato dalla procura di Cremona, Hristiyan Ilievski, alla vigilia del match, si trovasse a Formello assieme all'amico di Mauri, Alessandro Zamperini (particolare da lui stesso confermato).
Il pentito Carlo Gervasoni ha offerto la sua versione (anche se per lo piu' appresa de relato), ma non sarebbe stato ritenuto credibile. Se tali indiscrezioni dovessero essere confermate tocchera' a Palazzi dimostrare con piu' convinzione l'eventuale colpevolezza dei deferiti nell'appello previsto tra il 12 e il 14 agosto dinanzi alla Corte di Giustizia federale. Ma a festeggiare, fino ad allora, potrebbero esserci anche il Lecce (un'ammenda rispetto al -3 chiesto) e gli ex giallorossi pugliesi Stefano Ferrario (soltanto omessa denuncia), Massimiliano Benassi e Antonio Rosati, che se la dovrebbero cavare indenni.(ANSA).
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