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Calcioscommesse: da Lazio a Udinese, la serie A trema

Tempi brevi e nessun colpo di spugna, la serie A trema. Il sacco vuotato da Carlo Gervasoni, il superpentito dello scandalo del calcioscommesse, tiene in ansia club e giocatori finiti nella lista nera dopo le rivelazioni dell’ex di Piacenza...

Redazione

Tempi brevi e nessun colpo di spugna, la serie A trema. Il sacco vuotato da Carlo Gervasoni, il superpentito dello scandalo del calcioscommesse, tiene in ansia club e giocatori finiti nella lista nera dopo le rivelazioni dell'ex di Piacenza e Cremonese:

la giustizia sportiva ha già promesso «tolleranza zero», nessuna rivisitazione del principio cardine dell'ordinamento giuridico - la tanto contestata responsabilità oggettiva -, e entro la fine del mese sono attesi i deferimenti. Che arriveranno puntuali, perchè quello che può non essere rilevante sul piano penale lo è su quello sportivo: omessa denuncia o slealtà bastano per far scattare il rinvio a giudizio. Il processo sportivo bis (dopo il primo filone la scorsa estate che aveva visto sotto i riflettori Cristiano Doni e l'Atalanta) dovrebbe avere tempi rapidi e poco cambia che da Bari, dove si è aperto un altro filone dello scandalo, arriverà nuovo materiale per la Procura federale e per un processo ter. Nella seconda tranche, di cui stanno andando in scena i nuovi interrogatori, sono finite Lazio, Siena, Udinese e Chievo: in totale le società coinvolte nei tre filoni sono 11 nella sola serie A (oltre alle quattro già citate, ci sarebbero Cesena, Bologna, Atalanta, Parma, Genoa, Lecce e Novara). Le eventuali penalizzazioni in classifica devono comunque essere 'afflittivè, insomma devono fare 'malè e potrebbero sconvolgere la classifica del campionato in corso o slittare al prossimo con partenze ad handicap per le squadre, se venisse accertata la responsabilità dei club. Se fosse diretta, e non oggettiva, porterebbe addirittura alla retrocessione. L'Uefa poi è chiara: non iscrive alle Coppe club condannati per illecito.

Questo il quadro delle squadre tirate in ballo:

- Atalanta: già penalizzata di 6 punti in questa stagione, per una partita sospetta, Atalanta-Piacenza, il club di Doni e Masiello (uomo chiave dell'inchiesta di Bari che avrebbe commesso illeciti solo con la maglia dei pugliesi) potrebbe rispondere anche per Ascoli-Atalanta e Padova-Atalanta, della B 2010-2011, rischiando almeno una sanzione pari a quella già subita. - Bologna: nell'inchiesta di Bari è indagato il giocatore rossoblù Daniele Portanova. Ci sono sospetti sulla partita Bologna-Bari del 22 maggio 2011, vinta dai pugliesi per 4-0. - Cesena: come il Bologna, il club bianconero è entrato in ballo per una partita con il Bari del 17 aprile 2011 (1-0). A Bari è indagato Marco Rossi, ex barese e ora a Cesena. - Chievo: il suo l'attaccante Sergio Pellissier è indagato nel'inchiesta Last Bet di Cremona con l'accusa di aver manipolato alcune partite del Chievo nella stagione precedente, come Brescia-Chievo del 30 gennaio 2011 e Inter-Chievo del 9 aprile 2011. - Genoa: 'vittimà del filone di Cremona per la partita Lazio-Genoa del 14 maggio 2011, che si sospetta sia stata combinata. - Lazio: Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, del 22 maggio 2011 sono le due partite nel mirino. I nomi emersi quelli di Stefano Mauri (ripetutamente indicato da Gervasoni) e Cristian Brocchi, entrambi ascoltati oggi dagli 007 federali. Se dovesse emergere la loro responsabilità il club rischia penalizzazione nella classifica di questo campionato, che potrebbe significare addio all'Europa. - Lecce: Bari-Lecce, con l'autogol confessato da Masiello, è diventata la gara simbolo dello scandalo sportivo, emersa nell'inchiesta della procura pugliese su cui ancora quella sportiva non è intervenuta. - Novara: due gare con due squadre già sotto i riflettori. Si tratta di Novara-Siena del 1 maggio 2011 (2-2) e Chievo-Novara della coppa Italia 2010. - Parma: finisce nell'inchiesta per la gara con il Bari (2-1 per i pugliesi) di cui parla Marco Rossi, che aveva rivelato di essere stato insultato dal centrocampista degli emiliani Morrone perchè non avrebbe tenuto fede agli 'accordì. - Siena: il club è stato tirato in mezzo da Gervasoni, che ha accusato anche il presidente Mezzaroma, che a sua volta ha già dichiarato la totale estraneità. Nel mirino la gara Modena-Siena finita 0-1 del 26 febbraio 2011 in serie B. - Udinese: anche i friulani compaiono nel dossier. Sotto i riflettori per la gara con il Chievo del 15 maggio 2011 finita 2-0 per l'Udinese. (ANSA).