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Calciopoli, Moggi: “Sentenza scritta su opinioni non su certezze”

“Me l’aspettavo. Abbiamo fatto un gran lavoro con gli avvocati, cercando di portare delle prove reali, ma purtroppo non sono servite a niente perche’ l’investigatore Auricchio, al posto di investigare da zero, e’...

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"Me l'aspettavo. Abbiamo fatto un gran lavoro con gli avvocati, cercando di portare delle prove reali, ma purtroppo non sono servite a niente perche' l'investigatore Auricchio, al posto di investigare da zero, e' partito dalla conclusione del processo di primo grado. Ha fatto il contrario. Io speravo non per forza in una revisione completa della pena, ma almeno in una forte diminuzione. Calciopoli e' stato scritto sulle opinioni di Auricchio, non su delle certezze".

Lo ha dichiarato l'ex dg della Juventus Luciano Moggi, in un'intervista esclusiva che andra' in onda a "Sportmediaset", in onda su Mediaset Italia 2 all'indomani della sentenza d'appello su calciopoli che lo ha riconosciuto colpevole condannandolo a due anni e quattro mesi.

Sull'eventualita' di ricorrere in Cassazione, Moggi dichiara: "Indubbiamente ricorrero' in Cassazione, altrimenti sarebbe falsa la frase che in tribunale recita 'La legge e' uguale per tutti'. Vado avanti, questo era il secondo atto, ma il problema e' che non e' stato fatto quello che andava fatto ed e' stato fatto quello che non andava fatto. Il processo dovrebbe essere finito perche' tutti i reati sono in prescrizione. Alcuni giornalisti mi hanno dipinto come il burattinaio? I giornalisti dovrebbero stare attenti a quello che scrivono".

Infine, quando gli viene chiesto un commento su Gattuso e il nuovo filone del Calcioscommesse, Moggi dichiara:"Gattuso lo conosco e non riesco proprio a credere che possa essere un uomo del genere, lo escludo a priori e cosi' anche per quello che riguarda Brocchi, anche se non lo conosco personalmente. Se ho mai scommesso? Non ho nemmeno mai giocato al Totocalcio".

(ITALPRESS)