Salvador Caba¤as torna a giocare. L'ex attaccante della nazionale paraguayana e dell'America di Città del Messico, vestirà di nuovo la casacca del '12 Octubrè, la squadra di serie C di Itauguà,
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Calcio, torna Cabanas e gioca con proiettile in testa
Salvador Caba¤as torna a giocare. L’ex attaccante della nazionale paraguayana e dell’America di Città del Messico, vestirà di nuovo la casacca del ’12 Octubrè, la squadra di serie C di Itauguà,
la città dove è nato 31 anni fa, a due anni dall'incidente in cui fu ferito da un colpo di pistola durante una lite nel bagno di un locale di Città del Messico. A sparare al giocatore era stata la guardia del corpo di un presunto narcotrafficante che colpì Cabanas alla testa (il proiettile è rimasto nel cranio). «Sta bene, anche se gli manca ancora un pò di ritmo e di velocità», ha assicurato il padre Dionisio, mentre Luis Salinas, il presidente del club, si è affrettato a precisare che «ha avuto il permesso dei medici». Caba¤as è stato uno dei migliori attaccanti sudamericani con due titoli di goleador nella Coppa Libertadores nel 2007 e 2008, alloro che ha conquistato anche in Messico nel 2006 nelle file dell'America.
Dopo alcuni interventi chirurgici, un anno fa l'attaccante ha cominciato una terapia di recupero che, tra l'altro, comprendeva anche allenamenti nel club Libertad di Asuncion.Così come, nell'ultimo trimestre dell'anno scorso è stato invitato ad accompagnare i suoi ex compagni della nazionale nelle partite delle eliminatorie per i mondiali in Brasile del 2014. Nello stesso periodo ha anche disputato due partite amichevoli. Una delle quali, lo scorso agosto, indossando nuovamente la casacca della nazionale contro l'America nello stadio Atzeca, stracolmo dei tifosi che tanto lo avevano amato. «Siamo tutti molto emozionati e Salvador è conscio che è come se dovesse riprendere a giocare facendo i primi passi da professionista», ha sottolineato la moglie Maria Alonso che, dal drammatico episodio di due anni fa, gli è è sempre stata accanto. «L'autorizzazione perchè possa tornare in campo gli è stata data definitivamente lunedì scorso nella clinica specializzata Fleni di Buenos Aires, dove ha svolto tutta la terapia di recupero», ha precisato. Per poi ammettere: «Non nascondo che ho un pò di timori per quando colpirà il pallone di testa o se prenderà qualche colpo». «I medici comunque lo seguiranno costantemente», ha concluso Maria Alonso evidenziando: «Non so se è già una vittoria. Ma certamente è risultato di tutta la nostra lotta comune perchè Salvador potesse tornare quello che era prima». (ANSA).
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