Dilaga la Spagna nelle coppe europee, con i due grandi club Barcellona e Real Madrid nella rosa degli otto big di Champions, favoriti per la finalissima, e altri tre - Bilbao, Valencia e Atletico Madrid - nei quarti di Europa League,
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Calcio, Spagna regina d'Europa ma è stellare debito dei club
Dilaga la Spagna nelle coppe europee, con i due grandi club Barcellona e Real Madrid nella rosa degli otto big di Champions, favoriti per la finalissima, e altri tre – Bilbao, Valencia e Atletico Madrid – nei quarti di Europa League,
due dei quali potrebbero giocarsi il titolo. Uno strapotere che conferma il ruolo di grande favorita per gli Europei di Polonia e Ucraina della Roja campione del mondo e d'Europa, ma che interviene quando alcuni dati rilanciano i dubbi sull'assetto finanziario del calcio spagnolo.
Secondo il governo di Madrid i club delle prime tre divisioni devono al fisco 750 milioni di euro. Il debito solo delle società di Liga è di mezzo miliardo di euro. E secondo uno studio dell'università di Barcellona il loro indebitamento globale sarebbe di 4,1 miliardi di euro. Sono dati che suscitano polemica in Spagna, mentre il governo prepara un ulteriore giro di vite da oltre 30 miliardi per portare il deficit pubblicodall'8,5% lasciato a fine 2011 da Josè Luis Zapatero al 5,3% imposto da Bruxelles. La tolleranza dimostrata dal Fisco - il debito è aumentato di 160 milioni in 4 anni - ha suscitato la collera di molti spagnoli. Il sindacato dei funzionari dell'amministrazione tributaria Gestha ha denunciato il «trattamento di favore» ai signori del calcio. Loro sono da un parte, i contribuenti comuni mortali dall'altra, hanno spiegato. Con il rischio anche di una distorsione di concorrenza con i club degli altri paesi europei, una forma di 'aiuti di stato. «Abbiamo pagato centinaia di milioni di euro (alla Spagna) perchè uscissero dalla m..., e ora i club non pagano i debiti. Questo non può essere» ha detto il presidente del Bayern Uli Hoeness. Nessun club spagnolo ha subito sanzioni (niente punti in meno, o retrocessioni come in altri paesi) a causa della gestione allegra delle sue finanze: 23 società di prima e seconda divisione hanno invece fatto ricorso alla 'ley concursal', che consente di congelare i debiti, dimezzando stipendi di giocatori e tecnici, e di restare in corsa in campionato. Il governo non ha pubblicato la situazione dei debiti con il fisco per ogni club. Il Real Madrid e il Barcellona hanno detto di essere ora in regola.
Secondo la stampa l'Atletico di Madrid, uno dei favoriti in Europa League, avrebbe il debito fiscale più pesante, circa 215 milioni. «Perchè non esplode la bolla del calcio?» come è esplosa la 'bolla del mattonè che ha trainato artificialmente il boom spagnolo fino al 2008, si chiede Abc. «Perchè castigare il calcio in Spagna ha un costo politico», che nessun governo finora ha voluto assumere, risponde il quotidiano. La situazione potrebbe cambiare nella 'nuovà Spagna ogni giorno più povera per i successivi giri di viti, con un 23% di disoccupati, il 50% fra quelli con meno di 25 anni, che hanno difficoltà a capire i 10-12 milioni pagati ai Vip del pallone come Ronaldo, con una aliquota impositiva da operai, per di più pagata dal club. E a volte poi neppure la pagano.(ANSA).
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