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Bruxelles ammonisce il calcio, cambiare regole del mercato

Lo studio della Commissione, pubblicato oggi, rileva che per il calciomercato si spendono 3

Redazione

Lo studio della Commissione, pubblicato oggi, rileva che per il calciomercato si spendono 3 miliardi di euro l'anno, ma che ''meno del 2%'' degli importi derivanti dai trasferimenti arriva alle societa' piu' piccole che 'allevano' i calciatori. Inoltre registra che i trasferimenti nel calcio europeo ''e' piu' che triplicato nel periodo 1995-2011, mentre gli importi spesi dalle societa' per i trasferimenti sono aumentati di sette volte''. Una situazione che, secondo l'esecutivo di Bruxelles, ''esaspera gli squilibri'', mentre il livello di ridistribuzione del denaro, invece di compensare i costi della formazione dei giovani calciatori, e' ''insufficiente a consentire'' ai club piu' piccole e ''sottrarsi al controllo esclusivo che le societa' piu' grandi continuano a esercitare sulle competizioni sportive''.

La Commissaria europea responsabile per lo sport, Androulla Vassiliou ''riconosce appieno il diritto delle autorita' sportive di definire le regole per i trasferimenti'', ma sottolinea che ''tali regole non assicurano un giusto equilibrio nel settore del calcio ne' condizioni di equita' nei campionati e nelle coppe''. I risultati dello studio saranno analizzati dal gruppo di esperti dell'Ue sulla 'Buona governance nello sport' nella sua prossima riunione di aprile. Tra le proposte: una 'tassa di fair play' sui trasferimenti da redistribuire ai piccoli club; trasparenza dei trasferimenti; tetto alle rose; regolamentazione dei prestiti; limitare le 'propriet? di terzi' per ''impedire in modo sproporzionato gli investimenti finanziari nello sport''; stringere le regole di 'fair play' per evitare l'eccessivo indebitamento. Inoltre ''per limitare i costi di trasferimento gonfiati''lo studio raccomanda che ''non sia consentito di prolungare il 'periodo di protezione''' dei contratti ed una revisione delle clausole di riscatto per far si' che esse siano ''proporzionate''. (ANSA)