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Balotelli: “Il mio mito è Tyson. Se un coro non è razzista o di discriminazione, non mi crea problemi”

Nell’intervista all’edizione britannica di ‘4-4-2’, Mario Balotelli parte all’attacco e torna a minacciare di abbandonare il campo in caso di nuovi cori razzisti nei suoi confronti. “In campo vorrei essere...

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Nell'intervista all'edizione britannica di '4-4-2', Mario Balotelli parte all'attacco e torna a minacciare di abbandonare il campo in caso di nuovi cori razzisti nei suoi confronti. "In campo vorrei essere peggiore di quello che già sono - spiega l'attaccante del Milan, secondo quanto rilanciato da Globoesporte.com.br -. Veramente vorrei rompere le scatole a certa gente, però mi riferisco a quando sono in campo. Se abbandonerei il campo in caso di cori razzisti? Sì, lo farei". Poi 'Supermariò rivela che da bambino era un grande ammiratore di Mike Tyson, "e a volte mi sembra che in campo mi comporto come lui".

Dopo aver spiegato di accettare le critiche legate alla sua attività di calciatore e il peso della responsabilità di essere un idolo, precisa ancora che "l'unica cosa che veramente mi dà fastidio è il razzismo". "Se un coro non è razzista o di discriminazione, non mi crea problemi - dice ancora Balotelli -. Con certe cose ci sono cresciuto, ma quando faccio qualcosa di importante in campo e vedo che altre persone sono orgogliose di me, allora quello è il momento in cui adoro essere calciatore".