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Azzurri a Rizziconi, tifosi in festa

(repubblica.it) Bagno di folla a Rizziconi per la Nazionale di Cesare Prandelli: gli azzurri sono a Reggio Calabria per un allenamento speciale, su un campo di calcetto costruito su un terreno sequestrato alla ‘Ndrangheta.

Redazione

(repubblica.it) Bagno di folla a Rizziconi per la Nazionale di Cesare Prandelli: gli azzurri sono a Reggio Calabria per un allenamento speciale, su un campo di calcetto costruito su un terreno sequestrato alla 'Ndrangheta.

Don Ciotti e le autorità locali hanno accolto i calciatori assieme agli oltre 1000 spettatori, che hanno esposto lo striscione "Benvenuti a Rizziconi" sulle note dell'inno di Mameli. BAMBINI PROTAGONISTI - Grandissime le misure di sicurezza - in cielo anche un elicottero della polizia - ma sugli spalti si sono assiepati soprattutto molti bambini, che indossano cappellini di color bianco, rosso e verde. Gli azzurri, atterrati a Lamezia Terme, sono scesi sul sintetico di Rizziconi poco dopo le ore 13, come da programma. L'iniziativa, partita da Libera e dall'U. S. Acli, è stata accolta da Prandelli e dalla Federcalcio con l'intento di lanciare un chiaro messaggio ai giovani che non usufruiscono di quel terreno di gioco per le intimidazioni delle cosche locali. IL MESSAGGIO DI DON CIOTTI - "La lotta alla mafia si fa sul territorio, ma si fa soprattutto a Roma, in Parlamento", ha gridato Don Ciotti, presidente di Libera. "La vera lotta alla mafia si fa con le politiche sociali, difendendo il lavoro, a cominciare da quelli che lo hanno. Invito la Federcalcio a entrare nella rete di Libera, 1.600 associazioni senza colori politici". E ancora: "State attenti - ha ammonito Don Ciotti, a voce alta, tutta la platea giocatori compresi in assoluto silenzio - E' la terza volta che inauguriamo questo campo. O ci impegniamo davvero a lavorare per il cambiamento, oppure sarà invano: e il cambiamento comincia da ciascuno di noi". Poi Don Ciotti ha presentato tutta la nazionale, schierata sul campo in tuta da allenamento, i genitori di Dodo Gabriele, il bambino di 11 anni ucciso mentre giocava sul campo del Crotone nel 2009 e altri familiari di vittime della 'ndrangheta, per un abbraccio commosso. Tra gli azzurri, anche Rino Gattuso, calabrese e campione del mondo 2006. Successivamente gli azzurri si sono riscaldati e hanno dato il via a un minitorneo di calcetto, tra gli applausi dei ragazzi che hanno inneggiato all'assente Antonio Cassano.