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Anche l'Arsenal passa in mani americane

(Il Sole 24 Ore – N. Degli Innocenti) Cinque: tante sono le squadre della Premier League in mano a miliardari americani. Stan Kroenke ieri è diventato il quinto, prendendo il controllo dell’Arsenal con un’operazione da...

Redazione

(Il Sole 24 Ore - N. Degli Innocenti) Cinque: tante sono le squadre della Premier League in mano a miliardari americaniStan Kroenke ieri è diventato il quinto, prendendo il controllo dell'Arsenal con un'operazione da no' milioni di sterline, pari a 1,2 miliardi di dollari.

«Sono felice di avere l'opportunità di aumentare il mio coinvolgimento e il mio impegno con l'Arsenal, - ha dichiarato oggi Kroenke. - Arsenal è una squadra fantastica con una storia e una tradizione speciale e voglio portarla a nuovi successi». Kroenke aveva iniziato a racimolare azioni dell'Arsenal cinque anni fa ma dal 2009 era rimasto bloccato al 29,98%, un soffio sotto la percentuale del 30% che obbliga a lanciare un'offerta pubblica di acquisto. Ora dopo lunghe trattative è riuscito a rilevare le quote di altri due grandi azionisti portando la sua quota al 63% e quindi ieri ha lanciato un'offerta per il resto diu.75o sterline per azioni in contanti.

 

L'unico ostacolo sulla sua strada è Alisher Usmanov, un magnate dell'acciaio russo, che ha una quota del 27 per cento. L'Arsenal Supporters' Trust, l'associazione dei tifosi, ha accolto con favore la notizia, dicendo di avere un buon rapporto con l'americano. Altrettanto positiva la reazione del longevo allenatore dei Gunners: «Sono convinto che voglia fare l'interesse dell'Arsenal», ha detto Arsene Wenger. Una delle ragioni per questa accoglienza abraccia aperte è che, al contrario di quanto hanno fatto in passato altri contestati americani come la famiglia Glazer al Manchester United, Kroenke paga in contanti e non intende oberare di debiti la squadra. «L'offerta non sarà fmanziata in alcun modo con debt finance, prestiti bancari o altri strumenti sui quali è necessario pagare interessi», ha voluto sottolineare il businessman americano. L'altra ragione per il benvenuto a Kroenke è che da anni è nel consiglio di amministrazione dell'Arsenal (al contrario dell'escluso Usmanov) e ha dimostrato di avere una vera passione per lo sport e non solo un interesse finanziario.