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Agnelli: “Siamo sotto assedio”

Dopo la bufera di Catania il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, passa al contrattacco

Redazione

Dopo la bufera di Catania il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, passa al contrattacco: "fa riflettere ritrovarsi già ieri sera nelle trasmissioni televisive e oggi in uno stato di quasi assedio che trovo assolutamente anormale e atipico - dice ai microfoni di Sky -. Gli errori ci sono stati a nostro favore e a nostro sfavore. È stato interessante leggere un sondaggio di panorama.it che dice che, mettendo ad oggi in fila gli errori, la Juve è la più danneggiata". E ancora: "è stato assolutamente sgradevole il fatto di coinvolgere il designatore Braschi a commentare. Credo che la pressione che si esercita debba essere esercitata a ogni singolo errore e non solamente su alcuni errori".

Agnelli denuncia il clima poco sereno che si è creato allo stadio Massimino dopo l'annullamento del gol di Bergessio: "ci sono stati insulti ai dirigenti costretti a lasciare la tribuna, si è visto cosa è successo in conferenza con un assedio ad Alessio. Sono situazioni sgradevoli. Noi abbiamo riconosciuto subito l'errore, trovo inadeguato che per un errore si vada coinvolgere il designatore. Tra l'altro, mi preme ricordarlo - conclude il presidente juventino - stiamo andando avanti senza una buona dose di carica in panchina che è il nostro allenatore Antonio Conte che freme e aspetta con ansia il 9 dicembre quando potrà tornare a sprigionare tutte le sue energie sul campo, che è il posto che gli compete, e noi siamo veramente felici di averlo con noi".