Leandro Paredes, ex centrocampista della Roma ed ora allo Zenit San Pietroburgo di Roberto Mancini, ha rilasciato un'intervista a "L'ultimo Uomo". Queste le parole sulla sua esperienza in giallorosso.
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Zenit, Paredes: “Totti tra i più forti in assoluto. Mi piacerebbe tornare a Roma”
Parla l'ex centrocampista giallorosso: "De Rossi mi ha insegnato a non mollare mai. Via perché non avrei avuto la fiducia che mi dava Spalletti"
Su Francesco Totti.
“È stato uno dei più forti a giocare di prima: vedevo lui e pensavo fosse davvero uno dei più forti in assoluto. Non c’è un perché preciso: le ragioni sono tutte nella carriera che ha avuto, nella sua traiettoria. Lo capisci solo guardandola tutta insieme perché è così mitico. E poi fuori dal campo è una persona straordinaria, che ti aiuta sotto ogni punto di vista. Gli auguro davvero il meglio per la sua nuova carriera da dirigente".
De Rossi.
"Daniele è uno che mi ha insegnato che non si deve mollare mai. Che ci si deve allenare ogni giorno a cento all’ora".
Sulla Roma.
"Oggi mi trovo benissimo qua, però mi piacerebbe un giorno tornare a Roma. Ho vissuto tre anni fantastici: la gente, la città, tutto. Mi piacerebbe davvero, un giorno, tornare. Quando mi hanno detto dell’interessamento dei giallorossi sapevo che era solo l’inizio: non ti accontenti mai di quello che senti dire, sai che se vuoi prenderti quelle cose, allora devi dimostrare tantissimo".
Chi l'ha voluto fortemente in giallorosso è stato Walter Sabatini.
"È uno che rispetto tantissimo perché è un grande professionista e non mi dispiacerebbe tornare a lavorare con lui, un giorno".
L'importanza di Spalletti nella sua crescita.
"Mi sono sempre trovato benissimo con lui: però poi ha firmato per l’Inter, e ho capito che anche io sarei dovuto andare via perché il nuovo allenatore non mi avrebbe dato la continuità e la fiducia di Spalletti. Il problema è che eravamo in tre, e quei due che stavano al mio fianco (De Rossi e Strootman, ndr) stavano giocando benissimo. Era dura togliere uno di loro".
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