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Zeman su De Rossi e Osvaldo: “Mi aspetto di più dai top player. Con il Genoa dovremo sudare”

(Ansa) – Nessun rammarico o pentimento, avanti cosi’.

Redazione

(Ansa) - Nessun rammarico o pentimento, avanti cosi’. La linea di Zeman dopo le critiche mosse a De Rossi e Osvaldo ricalca da vicino quella di un altro tecnico, il premier Monti, sulla politica economica adottata dal governo.

Il concetto e’ chiaro: l’azione forse e’ stata troppo decisa, ma si doveva fare e dunque occorre mettersi l'anima in pace. E cosi', alla vigilia della gara col Genoa, il boemo ha fatto chiaramente intendere di non ritenere di aver sbagliato coi due senatori della Roma: “Non ho parlato con loro, ma ho detto quello che ho detto e non me lo rimangio, sono contento che hanno reagito. A parte le prestazioni in Nazionale, che penso siano state positive, anche in questi giorni hanno fatto bene". Per Zeman, insomma, il bastone ha pagato piu’ della carota: “Sono rientrati entrambi con qualche problema fisico dal doppio impegno con l’Italia, ma nonostante questo in campo hanno dato tutto”. L’atteggiamento mostrato a Trigoria ha quindi pienamente soddisfatto il boemo, particolarmente sensibile nel tarare le motivazioni dei suoi top player: “Il discorso e’ che io pretendo qualcosa di piu’ da quelli che sono giocatori importanti”. Senza temere rotture, soprattutto con De Rossi: “Se temo ripercussioni sul mercato? No, so che Daniele ha un contratto lungo e che vuole stare a Roma, quindi non ha problemi”. In realta’, nei confronti di ‘Capitan futuro’ c’e’ spazio ancora per una piccola stoccata dopo i complimenti ricevuti per il rendimento con l’Italia. “In Nazionale sono risaltate le sue prestazioni perche’ ha fatto due gol. Ma per farli e’ andato a saltare in area di rigore, cosa che dovrebbe fare anche con noi... – la sottolineatura – Se ha una qualita’ superiore agli altri bisogna cercare di sfruttarla”.

Zeman ha poi qualcosa da ridire anche al ct Prandelli, in disaccordo con le motivazioni che avevano spinto il boemo ad escludere i due giocatori nel match con l’Atalanta: “Le sue parole? Se non e’ stato qua e’ difficile che possa giudicare. Lui li vede in un altro contesto”. Cosi’ come Zeman vede in un altro contesto Pjanic, che per guadagnarsi una maglia da titolare in giallorosso dovra’ scordarsi del ruolo da regista ricoperto con la Bosnia. “A parte che in nazionale giocano 6-7 partite l'anno, e qua dovrebbero farne 40, ma poi i ruoli sono diversi dal club alla nazionale – fa notare l’allenatore – Pjanic e’ un giocatore di costruzione, e per come dovrebbe giocare nella mia squadra non e’ l'ideale per fare il mediano, ha altre qualita’ dove puo’ dare di piu’”.

Il rebus a centrocampo, quindi, verra’ sciolto solo domani prima dell’incontro di Marassi, mentre in difesa e attacco i giochi appaiono gia’ fatti. Gli acciacchi fisici che hanno escluso dalla lista dei convocati Burdisso, Dodo’ e Destro costringeranno Zeman ad affidarsi ancora alla coppia centrale formata da Marquinhos e Castan, mentre il tridente offensivo sara’ composto da Lamela, Totti e Osvaldo. Saranno loro a dover trascinare la Roma al successo, anche se Zeman non teme che un eventuale risultato negativo possa precludere ambizioni da vertice: “Ci sono ancora tante partite da giocare, e ci sono dei precedenti in cui squadre inizialmente tagliate fuori poi sono riuscite a rientrare. Col Genoa la partita della svolta? ?Le partite della svolta sono ogni volta che si gioca. Mi aspetto delle risposte positive e sono fiducioso – la chiosa del boemo – ma so che non sara’ facile, dovremo sudare”.