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Zeman, quella sana leggerezza dell'essere

Alle volte basta poco per perdersi, ma anche per ritrovarsi. Mai come in questo momento particolare in cui siamo preda della paura e del sospetto, ci vorrebbe aria nuova da respirare, aria pulita.

Redazione

Alle volte basta poco per perdersi, ma anche per ritrovarsi. Mai come in questo momento particolare in cui siamo preda della paura e del sospetto, ci vorrebbe aria nuova da respirare, aria pulita.

La tempesta che sta generando il calcio scommesse, rischia di schiacciare il sistema calcio e ancor di più di distruggere un gioco tanto bello che si chiama pallone. Ci piace ancora definirlo e vederlo proprio come un gioco, dove vince il più bravo e non il più furbo. Il nostro presidente del consiglio, Mario Monti, addirittura avrebbe auspicato un blocco totale dei campionati, una pena purificatrice che possa cancellare e far dimenticare tutti gli scandali che stanno venendo fuori da questo ciclone d'indagini. Noi non siamo d'accordo su quest'idea, perché non è evitando che si risolvono i problemi. I problemi vanno affrontati alla radice, creando quell'etica prima umana e poi professionale che negli ultimi tempi è venuta a mancare un pochino in tutte le cose e non solo nel gioco del calcio. In questo momento tanto particolare però c'è qualcosa di nuovo che sta per accadere. Un qualcosa che poi in realtà non è nuovo, ma che sa di passato, di amarcord, che sa di dolce ritorno.

La Roma dopo aver optato lo scorso anno per la totale innovazione e per il fascino straniero di Luis Enrique, sta pensando seriamente di iniziare una nuova avventura con Zeman. Nelle ultime ore ci sono state delle vere e proprie dichiarazioni d'amore da ambo le parti e la piazza per la prima volta è quasi totalmente d'accordo che questo matrimonio s'abbia da fare. Zeman è l'essenza del calcio come l'ha definito Totti: "lui è il calcio". Zeman è quello che ha combattuto il sistema è quello che ha parlato, a ragion veduta, di farmacie e per la prima volta di combine fatte per vincere. E' il volto pulito da cui si può ripartire è quell'aria nuova che i tifosi italiani e non solo romanisti, vogliono tornare a respirare, prima che si rimanga soffocati tra le polemiche e i dubbi. Quest'anno il Boemo è riuscito nell'impresa, dopo 20 anni, di riportare il Pescara in serie A. Ha lanciato di nuovo, come fu con il suo primo Foggia, giocatori giovani e interessanti nel panorama calcistico, ha divertito e come sempre ha mandato il messaggio importante che bisogna crescere con la cultura della sconfitta.

La Roma come tante squadre è rimasta affascinata dal suo credo e vorrebbe iniziare un ciclo nuovo, magari fatto non solo di vittorie e trofei, ma che riporti entusiasmo e gente allo stadio, che ci faccia scrollare di dosso timori e sospetti, e ci faccia divertire, soprattutto prima che l'essenza del calcio non debba morire.

(Tuttomercatoweb.com)