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Zeman pronto ad emozionare di nuovo. E Sissoko si avvicina

(di Daniele Petroselli) Risposte secche, spiazzanti, semplici ma che riescono a colpire. Tutto questo e molto altro la prima di Zdenek Zeman, tredici anni dopo. Un ritorno in grande stile a Trigoria per ricominciare da dove aveva lasciato. E...

Redazione

(di Daniele Petroselli) Risposte secche, spiazzanti, semplici ma che riescono a colpire. Tutto questo e molto altro la prima di Zdenek Zeman, tredici anni dopo. Un ritorno in grande stile a Trigoria per ricominciare da dove aveva lasciato. E stavolta per vincere.

ALTRO CHE SCARTO – Sorrisi, saluti e abbracci ad amici e non solo, ma soprattutto il calore dei tifosi, ancora una volta tanti a Trigoria (oltre 200) per dare il proprio saluto al “maestro”. Una conferenza stampa gremita come non mai quella del boemo, prima scelta del gruppo dirigente americano e non “rimpiazzo” come fatto circolare da diverse parti. A ribadire il concetto Franco Baldini“Lo abbiamo scelto dopo la possibilità di confrontarci con altri interlocutori e dopo aver deciso con Sabatini di puntare su di lui. E non perché gli altri avevano detto di no. Si continua sul solco dell'idea di gioco dell'anno scorso e la valorizzazione del gioco. Zeman è quì perché se lo merita”. Un ritorno alle origini verrebbe da dire (anche se come svelato da Baldini poteva tornare già lo scorso anno ma come allenatore delle giovanili), nella città che ha tanto amato e che tanto gli ha voluto bene. Un affetto reciproco che spera di rinsaldarsi in fretta: “Cosa mi ha convinto? Roma la sento mia. Mi ero prefissato di tornare a Roma e sono felice. Spero che dopo il campionato siano felici anche gli altri. Potevo tornare prima? C’è scritto in qualche interrogatorio nel 2006 che ero abbastanza vicino ma non si poteva. Non è una rivincita questa. Per me l'importante è stato sempre lavorare ed insegnare calcio anche in altre categorie e l'ho potuto fare”.

IL BOEMO DI SEMPRE - Per Zeman un contratto biennale con opzione per il terzo. Una vera novità per lui, da sempre abituato a non firmare per più di una stagione. Ma il tempo cambia tante cose, forse: “Cambiato tatticamente? Visto che siete in trenta mi conviene dire di sì, ma non sono d’accordo”, la battuta del mister, che ha strappato qualche applauso tra i presenti. “Gioco sempre per vincere. Non ho mai visto uno che lavora per non vincere. Ci si deve credere e cercare di fare meglio degli altri. Spero che sia la squadra che possa suscitare delle emozioni e che porti la gente allo stadio. Poi è normale che a qualcuno piace qualcosa e a qualcuno un’altra. Pescara è stata la conferma che io avevo degli under e dei giovani, come Sansovini. Voglia di imparare c’è di più nei giovani ma anche nei grandi. Guardate Aldair, ha lavorato tanto e si è preso delle soddisfazioni e ce ne ha date”. Poi ecco tornare la sua proverbiale schiettezza: “La società non vuole che si parli di arbitri? Io penso che sia sbagliato ma mi adeguerò. Non penso ci sia nulla di male a dire che un arbitro ha sbagliato, così come dico quando un mio giocatore sbaglia. Fair Play? Io me lo auguro e farò di tutto. Il problema è che il calcio non è più credibile. Noi cercheremo di fare il possibile per far vedere che il calcio si può fare anche con fair play”. Poi anche una piccola stoccata per il passato recente dei giallorossi: “Io credo che ogni allenatore ha le sue idee, io sono un po’ più proiettato verso la porta avversaria”. Tempi ristretti per la preparazione (a Riscone “solo”dal  5 al 17 luglio, come comunicato ufficialmente da Baldini poco prima), ma ci si adeguerà anche qui: “Preparazione breve? Io sono abituato con alcuni tempi, se devo cambiare spero che non modificherà i risultati”. Su Totti e De Rossi le uniche parole sui giocatori in rosa: “Gestire Francesco? Come tutto il resto della squadra. Daniele difensore spero di no, perché è un centrocampista”. Poi il bagno di folla per i tanti tifosi arrivati al Fulvio Bernardini per accogliere nel migliore dei modi il tecnico. Cori, abbracci e autografi per il boemo, stavolta più che mai appoggiato da tutti.

E DOMANI LE MAGLIE – Giornate di presentazioni queste a Trigoria. Dopo il boemo infatti domani sarà la volta della divisa della prossima stagione. All’Ara Pacis per tornare all’antico colore, quello porpora che ha fatto la storia giallorossa. Il tutto in un orario simbolico, le 19:27: un segno importante per una stagione importante.

MERCATO - “La squadra? Ancora non la conosco, stiamo lavorando la dobbiamo costruire poi ci sono alcuni elementi importanti che spero che renderanno come si dice. Ma non voglio fare nomi. Speriamo di trovare sul mercato giocatori che fanno al caso nostro”. Questo il commento di Zeman in conferenza stampa. E Sabatini è da tempo sul mercato per pescare i pezzi che servono al gioco del boemo. La notizia del giorno è l’avvicinamento al centrocampista del Tolosa Moussa Sissoko, che in Francia i media danno già dei giallorossi per un cifra che si avvicina ai 7 milioni di euro. Pronto anche un possibile assalto allo statunitense Bradley del Chievo, mentre davanti oltre a Destro si parla di una richiesta di Zeman alla società per tentare Edu Vargas del Napoli. Difficile però che De Laurentiis vada a rinforzare una sua concorrente. Molto attivo invece il mercato dei giovani giallorossi. Crescenzi piace al Cesena, mentre Bertolacci potrebbe seguire Montella a Firenze. Ma occhio poi a Ricci e Ciciretti, che sono finiti nel mirino di Manchester United, Arsenal e Chelsea. Segno che poi questo vivaio non è proprio così male. E con Zeman potrebbe esaltarsi.