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Ag. Alisson a FR: “Abbiamo scelto la Roma. Avviate pratiche per passaporto italiano”

"La moglie ha una zia italiana e la famiglia ha già da un mese avviato le pratiche per ottenere la cittadinanza italiana. Una volta ottenuta, Alisson diventa 'italiano'. Sono certo che in Italia non deluderà"

Massimo Limiti

Ora è concentrato sul finale del campionato gaucho per regalare all’Internacional un altro titolo, poi difenderà i pali della seleçao brasiliana in Coppa America, ma nel frattempo cerca di non perdersi in tv nemmeno una partita della Roma. Alisson Becker non vede l’ora di arrivare a Trigoria: “E’ entusiasta di questa nuova avventura – ha detto Zé Maria, agente del portiere, raggiunto telefonicamente da ForzaRoma.infoHa avuto tante richieste da club europei ma lui ed io abbiamo scelto la Roma”.

Definito nei dettagli il trasferimento in giallorosso?

Ci sono gli accordi, mancano le firme ma noi rispetteremo senza alcun dubbio quanto promesso”.

Si sta cercando di ottenere il passaporto comunitario?

Sì, sono già avviate le pratiche per ottenere il passaporto tedesco o quello italiano”.

Addirittura quello italiano? Come è possibile?

La moglie ha una zia italiana e la famiglia ha già da un mese avviato le pratiche per ottenere la cittadinanza italiana. Una volta ottenuta, visto che sono sposati da più di un anno, Alisson diventa ‘italiano’. Continuiamo a seguire anche la strada per ottenere il passaporto tedesco, ma alcuni anni fa tentai di fare lo stesso per suo fratello Muriel (secondo portiere dell’Internacional assistito sempre da Ze Maria ndr) e non riuscimmo ad ottenerlo poiché loro sono ‘tedeschi’ di quinta generazione”.

Ha parlato della Roma con qualche brasiliano della rosa di Spalletti?

Questo non lo so, ma so di certo che ha chiesto informazioni a Juan che gli ha raccontato un po’ di cose: la città, i tifosi, il campionato italiano. Sono certo che Alisson non deluderà. E’ un portiere molto forte, ha 23 anni ed è già titolare della nazionale brasiliana”.

E anche capitano dell’Internacional…

Lui è nato per essere leader. E lo è in campo e fuori. Durante la partita si fa sentire con i compagni di reparto e non solo e non teme il confronto anche con ‘senatori’”.

Si può fare il paragone con un portiere del passato?

Io dico Taffarel. Ha le stesse caratteristiche di gioco ed è più alto. Difetti? Non ne vedo nessuno anche se nessuno è perfetto e quindi ci sono comunque sempre margini di miglioramento”.