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Zavaglia: “Totti non può essere trattato come un calciatore qualsiasi”

"Francesco non doveva fare l'intervista, ma parlare con Spalletti, che si è arrabbiato e lo ha escluso. Totti vuole solo il bene della Roma e non era sua intenzione generare problemi. Credo che la frattura possa ricomporsi"

Redazione

Anche Franco Zavaglia, ex agente di Francesco Totti, ha voluto dire la sua sul caso esploso nel fine settimana relativo all'esclusione del capitano giallorosso dai convocati per la gara contro il Palermo dal tecnico Luciano dopo l'intervista rilasciata al TG1. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di tuttomercatoweb.com:

"Penso che bisogna capire ancora cosa è successo effettivamente. Il discorso che fa Spalletti sembra giusto, preciso e in linea con la società perché a lui sta a cuore la squadra, i risultati e la serenità dei giocatori. Ma non si può o si deve dimenticare che Francesco per restare alla Roma ha rinunciato non solo a tanti soldi, ma anche a trofei prestigiosi che avrebbe potuto conquistare altrove. C'è stata una spaccatura fra uomini. Francesco non doveva fare l'intervista, ma parlare con mister Spalletti, che si è arrabbiato e lo ha escluso. Totti vuole solo il bene della Roma e non era sua intenzione generare problemi con società, allenatore e tifosi. Non è mai stato e non sarà mai un ostacolo per la Roma e io credo che la frattura possa ricomporsi".

Si aspettava uno sfogo del genere?

"L'ho frequentato fino ai 28 anni, poi non ci sono stati contatti quotidiani. Non so da cosa possa scaturire una cosa del genere, ma immagino che non sia facile per Totti vivere questa situazione sentendosi ancora un giocatore. Non so se qualcuno attorno a lui lo ha caricato, ma bisogna dire che Francesco non può essere trattato come un calciatore qualsiasi".