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Zaniolo e il derby: pali, insulti e veleni. Ora vuole esultare come si deve

Zaniolo e il derby: pali, insulti e veleni. Ora vuole esultare come si deve - immagine 1
Tre pali e gli striscioni disgustosi dei tifosi laziali. Zaniolo vuole segnare la sua prima rete, e ha in mente un'esultanza particolare

Redazione

"Don't stop the Party", usa questo brano dei The Black Eyed Peas per far capire lo stato d'animo in vista di domenica. Ieri aveva promesso il 200%, e nessuno stenta a credere non sarà così dopo l’ingresso di ieri con il Ludogorets. Nicolò Zaniolo vuole la sua prima volta al derby. Gli incontri precedenti sono stati sfortunati: tre pali e infortuni. Ora è tempo di entrare nella storia della stracittadina dalla porta principale, quella che hanno varcato a 25 anni Giannini, a 24 Totti e a 22 Lorenzo Pellegrini. Nicolò di anni ne ha 23, la perfetta media per perdere la castità da stracittadina. E in mente ha un’esultanza particolare in caso di gol. D’altronde le ruggini con la tifoseria laziale sono ancora evidenti. Gli striscioni disgustosi nei suoi confronti dopo l’infortunio, i cori contro la mamma, quel gesto decisamente poco elegante di Zaniolo mentre usciva dal campo e il rigore solare negato all’andata dello scorso anno. Insomma di motivi per vendicarsi ce ne sono eccome, sportivamente parlando.

Il ritorno al gol sia in campionato che in Europa fa ben sperare. L’ematoma alla coscia rimediato a Verona è presente ma fa meno male. Comunque non così tanto da impedirgli di giocare il derby. In tribuna potrebbe esserci anche il figlio Tommaso al quale Zaniolo ha dedicato la rete contro il Ludogorets. Passi enormi in avanti in quel processo di maturità seguito da Mourinho e atteso da Mancini. Domenica potremmo perdonargli anche una ragazzata, dopo il gol però…

 

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