Quasi otto mesi fa Zaniolo metteva a segno uno dei gol più importanti della storia recente della Roma. Ad oggi Nicolò è, di nuovo, sul mercato. La società e il calciatore sono in rotta, il rapporto ha avuto più bassi che alti negli ultimi anni e adesso si è arrivati ad un punto di non ritorno. Ma da dove nascono i primi conflitti tra il numero 22 e il club? Presumibilmente bisogna tornare indietro al dicembre del 2021. In quel periodo Zaniolo avrebbe prolungato il suo contratto con la Roma a cifre inferiori ai 4 milioni netti. Il rinnovo fu però rimandato a giugno e poi di nuovo a settembre. Nel mezzo la famosa conferenza stampa di Pinto che fece tremare la tifoseria: “Non posso garantire che il ragazzo resterà alla Roma”. Le parole del gm giallorosso adesso sembrano più attuali che mai e in questo mese le strade di giocatore e società potrebbero dividersi.
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Zaniolo, dal mancato rinnovo al mal di pancia: come nasce la rottura con la Roma
Alcuni atteggiamenti di Nico non sono stati graditi all’interno di Trigoria. Dalla lite con Mancini in campo nel 2020 alla ‘bravata’ della notte in discoteca dopo Roma-Verona. L’attaccante era stato pizzicato da alcuni tifosi in un locale della capitale nonostante gran parte del gruppo squadra si trovava in isolamento per i numerosi casi di Covid. Mourinho ha provato a difenderlo fino all’ultimo, ma l’anno scorso gli consigliò di cambiare aria per il suo bene: “Se fossi in Zaniolo inizierei a pensare che giocare in Serie A sia difficile per lui. Andrei a giocare all’estero”. E adesso le sirene straniere suonano. Il Tottenham è in pressing, ma al momento non sono ancora arrivate offerte allettanti. Sondaggio anche del Borussia Dortmund, mentre sono più defilate Arsenal e West Ham. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’assenza contro la Fiorentina. Un problema intestinale che ha convinto in pochi all’interno del club. “Ci ha detto che stava male”, queste le parole enigmatiche di Pinto nel pre gara.
Zaniolo, i numeri di una discesa: pochi gol e assist in un anno e mezzo
—La rottura tra Zaniolo e la società non deriva solamente da situazioni extra campo o dalla possibilità di risanare le casse. I numeri di Nicolò da quando è tornato dall’infortunio sono da brividi. Nella passata stagione 8 gol e 9 assist in 42 presenze. Solo due reti in Serie A e qualche panchina poco gradita dal giocatore. Quella nel derby di marzo su tutte. Quest’anno la situazione non è cambiata: solamente due gol tra campionato ed Europa League. Tanto nervosismo e poche giocate da top player. L’ex Inter è il giocatore della Roma che tenta più volte il dribbling, ma la percentuale è tra le più basse della rosa (23.7 %). Il dato che tende ad aumentare è quello dei cartellini gialli e rossi.
Da quando è arrivato nella Capitale ha ricevuto 40 ammonizioni e 3 espulsioni. Numeri che non rispecchiano il ruolo che ha in campo. Inoltre il rapporto con i tifosi non è più quello di una volta. Dopo la meravigliosa festa al Circo Massimo alcuni sostenitori non gli hanno perdonato il non fermarsi a Trigoria il primo giorno di ritiro per delle foto. Al momento dell’uscita dal campo in Coppa Italia è stato fischiato da una parte dello stadio. Zaniolo divide, c’è ancora chi lo sostiene ma il sentimento verso di lui è cambiato da maggio a oggi.
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