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Zalewski: “Il trofeo ci ripaga del lavoro fatto. Speriamo sia solo l’inizio”

Zalewski: “Il trofeo ci ripaga del lavoro fatto. Speriamo sia solo l’inizio” - immagine 1

Le parole del giovane difensore: "Faccio quello che mi chiede il mister. Ci meritiamo questo trofeo"

Redazione

Nicola Zalewski ai microfoni delle tv al termine della finale di Conference League vinta dalla Roma.

ZALEWSKI A SKY

Hai una storia meravigliosa, a 20 anni giochi con una pressione incredibile. Non ci hai pensato? "Ho cercato di pensarci il meno possibile. Le emozioni c'erano ma alla fine tutti i pensieri positivi hanno ripagato tutto il lavoro, penso che ce lo siamo meritato".

Quando hai il pallone sembri un giocatore, avverti questa sicurezza? "Se prendessi il pallone e giocassi a testa bassa non farei quello che mi chiede il mister. Lui vuole semplicemente che io cerchi l'uno contro uno in zona offensiva. In difesa devo migliorare ma penso di aver fatto un buon finale di stagione".

Hai superato Vina e Niles, come hai fatto? "Il mister mi ha detto che sarebbe arrivata la mia occasione e che avrei dovuto sfruttarla, così ho fatto. Questo risultato ripaga tutto il lavoro fatto, ce lo siamo meritato".

Chi vuoi ringraziare? "Se dovessi nominarne uno è il mister. Poi la squadra, la società e chi mi è accanto. Spero sia solo l'inizio".

Hai mai visto mou così emozionato? "No".

ZALEWSKI IN CONFERENZA

"Ci credevamo, era il nostro obiettivo. Ma a livello personale è un sogno vincere un trofeo internazionale giocando titolare".

Hai una dedica speciale? "Sicuramente è stato un anno particolare per mille motivi. Parliamo delle situazioni in campo, anche per quello è stato un anno particolare. Non mi aspettavo di avere un’occasione così all’improvviso. Oggi posso solo ringraziare la società, lo staff e i compagni".

Cosa ti aspetti per il futuro? "Mi godo la vittoria di oggi, non è ancora momento di pensare a quello. Mi sono allenato molto per migliorare anche in quella posizione, che non è il mio ruolo naturale".

Mourinho ti ha chiesto di essere più guardingo? "Il mister mi ha detto di fare quello che faccio di solito. Magari sono sembrato più timido, dovete capirmi perché era la mia prima finale".