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forzaroma news as roma Zago posa con dei tifosi della Roma davanti al drappo dello “sputo” a Simeone – FOTO

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Zago posa con dei tifosi della Roma davanti al drappo dello “sputo” a Simeone – FOTO

Zago posa con dei tifosi della Roma davanti al drappo dello “sputo” a Simeone – FOTO - immagine 1
L'episodio risale alla stracittadina del 21 novembre 1999, quando il difensore giallorosso sputò in faccia al centrocampista biancoceleste dopo una provocazione
Redazione

Antonio Carlos Zago è rimasto nel cuore dei tifosi della Roma e lui continua ad amare i colori giallorossi. L'ex difensore, infatti, ha pubblicato su Instagram uno scatto che lo vede in posa con un gruppo di tifosi a Porta Metronia: sullo sfondo il drappo che raffigura la famosa lite con il Cholo Simeone nella stracittadina del 21 novembre 1999, già ribattezzata "L’ultimo derby del millennio", e il messaggio social di Zago "Grazie ragazzi e sempre forza Roma". L'episodio è storico: a pochi minuti dalla fine del primo tempo e con la Roma in vantaggio 4-0 Simeone e Zago vengono a contatto e, dopo il fallo, il centrocampista biancoceleste provoca il difensore giallorosso che, offeso, gli risponde sputandogli in faccia. Un gesto non visto dall'arbitro Tombolini, ma catturato dalle telecamere. Sull'episodio lo stesso brasiliano nel post-gara aveva dichiarato: "Io certe cose non le faccio mai, deve essere stato un attimo di follia. Io sono però così, difendo sempre i miei compagni e Simeone anche in passato ha dimostrato di essere un giocatore cattivo. So di non aver dato il giusto esempio ai più giovani, ma non mi pento di nulla perché lui è uno scorretto". Salvo, a mente fredda, analizzare l'accaduto in maniera diversa e ritrattare: "Mi sono espresso male, sono pentito anche di ciò che ho detto in tv. Ho fatto un errore, non mi era mai successo e non mi capiterà più. Non ho dato un buon esempio". Anche Simeone aveva commentato l'accaduto: "Tutti avete visto come si è comportato Zago, ma io non vado in televisione a piangere. Per me la cosa è finita lì, quello che succede in campo deve restare in campo. Non sono un ragazzino, se devo dire una cosa la dico in faccia e non attraverso i giornalisti". Zago se la caverà con tre giornate di stop dopo l’utilizzo della prova tv, con l'allora Giudice Sportivo Laudi che aveva ravvisato una sorta di attenuante: lo sputo viene considerato un gesto violento e i turni di qualifica sarebbero dovuti essere quattro, ma il difensore della Roma era stato provocato dall'avversario.