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Xhaka, l’uomo che non perde contrasti: i numeri che hanno convinto agli Europei

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I duelli in mezzo al campo li ha vinti praticamente tutti. E i tifosi a Roma hanno cominciato il pressing

Redazione

Il paradosso, che nessuno dei protagonisti potrà mai confermare, è che la qualificazione della Svizzera agli ottavi di finale non ha aiutato l'operazione Xhaka-Roma. Perché come è normale che sia il giocatore, che resta in contatto costante con il suo entourage, voglia concentrarsi sulla nazionale per poi ufficializzare il suo futuro. Che fosse per lui sarebbe già stabilito, visto che la Roma l'ha scelta due volte: quando è stato contattato da Mourinho e quando ha conosciuto da vicino la città nel ritiro con la sua Svizzera. Compreso l'entusiasmo dei tifosi: nelle ultime ore sono tantissimi quelli che l'hanno riconosciuto e gli hanno chiesto (oltre alle foto di rito) di venire alla Roma. All'aeroporto di Fiumicino, dove la sua nazionale è rientrata da Baku dopo la vittoria contro la Turchia, ha risposto con un sorriso eloquente. Nella sua testa l'Arsenal è già alle spalle. Il problema è che i Gunners non hanno ancora "mollato" sulla richiesta di circa 20 milioni di euro. Anche perché Xhaka dovrebbero sostituirlo: Lokonga dell'Anderlecht e Maddison del Leicester i nomi sul tavolo della dirigenza. Una volta chiuso l'Europeo, sarà lo stesso giocatore a insistere con l'Arsenal per cederlo alla Roma.

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Contrasti, regia e leadership: ecco perché Xhaka piace a Mourinho

Per capire perché Mourinho abbia chiesto Xhaka basterebbe guardare le tre partite del girone. Non ruba l'occhio perché non è appariscente, ma il suo contributo si fa sentire eccome. Per questo qualche romanista sui social l'ha paragonato a Strootman. Contro l'Italia non è stato aiutato dai compagni, ma le sue statistiche parlano chiaro: primo per palloni toccati (102) e per passaggi riusciti (80), quattro lanci lunghi riusciti, cinque duelli vinti su cinque, cinque scivolate riuscite (il migliore anche in questa voce), neanche un dribbling subito. Il suo rendimento è salito fino alla sua miglior partita, l'ultima con la Turchia: 90 palloni toccati, due occasioni da gol create e un palo su punizione (e la Roma di specialisti ne ha bisogno). Ma soprattutto, ed è quello che conta di più per Mourinho, dieci contrasti e quattro duelli aerei vinti (su quattro). Una presenza costante, sia a livello di regia che di recupero palla. Un giocatore di quelli che piacciono a Mourinho: cattivo quando serve - nelle tre partite degli Europei "solo" un giallo per ammonizione contro la Turchia per la mancata concessione di un rigore -, fisico e che fa sempre sentire la sua presenza. Uno di cui ti accorgi quando non c'è. Per informazioni chiedere ai tifosi dell'Arsenal, che non hanno preso benissimo le voci di un suo probabile addio: "I problemi sono stati altri", il pensiero comune sulle pagine dedicate ai Gunners. Anche loro, di Xhaka parlano già al passato.