Wijnaldum arriva: dal cambio cognome all’amore per l’atletica. Tutto su Gini

La Roma sì e il Feye no è il coro che sta segnando l’estate dei tifosi giallorossi e che accompagnerà l’arrivo di Wijnaldum. L’olandese è nato a Rotterdam ma tifa lo Sparta (il Feye no) ed è pronto ad atterrare nella capitale. I Friedkin si stanno muovendo in prima persona per chiudere l’operazione. “Gini” è il centrocampista perfetto, così lo ha definito Jurgen Kloop che lo conosce molto bene. Può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo: fascia, trequarti o centrale. Ha intelligenza tattica, un tiro potente e la capacità di saltare l’uomo. E’ il tuttocampista che vuole José Mourinho. Dal 2007 al 2015 ha giocato in Olanda per poi passare in Premier League, al NewCastle, per 20 milioni di euro. Con i bianconeri mette a referto 11 gol in 38 partite e il Liverpool mette gli occhi su di lui. Con i “Reds” vince tutto tra cui una Champions League da assoluto protagonista. In soli 5 anni diventa l’idolo della Kop che gli dedica anche un coro. La scorsa estate il passaggio al PSG. L’avventura a Parigi non è andata benissimo e adesso ha la possibilità di riscattarsi alla Roma.

Wijnaldum, l’ex ginnasta che non voleva fare il calciatore

Le migliori storie d’amore nascono per caso e un esempio è quella tra Wijnaldum e il calcio. “Gini” da piccolo non voleva fare il calciatore, anzi il suo unico sogno era diventare un ginnasta. O un acrobata. Discipline considerate troppo pericolosi per la nonna, che, insieme ad uno zio, lo indirizza verso il mondo del pallone. All’età di 7 anni è andato all’inaugurazione dell'anno delle giovanili dello Sparta Rotterdam. Da lì la sua vita è cambiata e ha avuto inizio la sua carriera. 

L’infanzia difficile e il cambio di cognome 

Un’infanzia instabile ha segnato senza dubbio la vita di Wijnaldum. All'età di 6 anni, vede i genitori divorziare e la mamma trasferirsi ad Amsterdam. Georgino non ne vuole sapere di seguirla e rimane a Rotterdam con la nonna. Un periodo decisamente complicato, che lo ha portato anche a prendere, per un breve periodo, il cognome del patrigno di origini ghanesi, diventando così Georgino Boateng. 

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La passione per le supercar 

Wijnaldum ha una grande passione per le auto di lusso e possiede un garage che fa invidia a molti suoi colleghi. I suoi pezzi più pregiati della collezione sono una Lamborghini Urus dal valore di circa 200mila euro e una Rolls Royce Wraith che costa 350 mila euro. E’ un grande amante della Mercedes e possiede una AMG da 150 mila euro e un fuoristrada del marchio tedesco. L’ultimo è consigliato per le strade dissestate di Roma che l’olandese imparerà a conoscere.

La moglie, i due figli e un cugino ex Real Madrid

Wijnaldum è sposato con Virginia Braaf (ora sua ex moglie). Lei ha una linea di gioielli chiamata “Sparkle V” e ha lavorato a un programma di fitness chiamato “The BodSquad”. La coppia ha due figli: Jacian (5 anni) e Julian Emilio (2 anni). Ora però il centrocampista ha una nuova compagna: Mirella Pereira. Inoltre ha due fratelli minori, Rogerio e Giliano, e un fratellastro, Rajiv van La Parra. Giliano ha giocato in Premier e nella Mls. Rajiv attualmente gioca in Grecia, nell’Apollon Smirne. Il cugino di Wijnaldum è Royston Drenthe, ex Real Madrid attualmente al Real Murcia.