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Wesley, i numeri da top che hanno stregato Gasperini

Marco Di Cola
Marco Di Cola Collaboratore 
Il brasiliano ha le caratteristiche giuste per il neo tecnico giallorosso. In attacco è superiore agli esterni giallorossi

Wesley Vinícius França Lima, o più semplicemente Wesley, è uno dei nomi più pronunciati a Roma nell'ultimo periodo. Bar, ristoranti, grigliate con gli amici ma soprattutto a Trigoria: "Ma questo Wesley com'è? E' forte?". Questa la curiosità di molti per un giovane brasiliano che in pochi hanno visto veramente giocare. Gasperini lo vuole a tutti i costi e anche il prima possibile perché gli esterni di centrocampo nel suo modo di giocare sono fondamentali e vuole quindi avere il tempo di plasmarlo al meglio. Il Flamengo spara alto, altissimo: 30 milioni. Ma se di fronte a questa valutazione Massara è ancora lì a cercare una soluzione, significa che di motivi ce ne sono.

Numeri impressionanti in fase offensiva

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Non lasciatevi ingannare dalle due partite del Mondiale per Club dove non ha brillato. Wesley ha un grande potenziale e a confermarlo ci sono i freddi numeri. Dati alla mano infatti, Wesley è nettamente superiore ai due esterni che oggi sarebbero in corsa per una maglia da titolare nella Roma, ovvero Angeliño e Rensch, soprattutto per ciò che riguarda le caratteristiche offensive e la pericolosità nell'ultimo terzo di campo. Il brasiliano riceve in media 9.56 passaggi progressivi ogni 90 minuti, un dato clamoroso che lo colloca nel 99° percentile tra i gli altri terzini. Si tratta, in concreto, dei passaggi ricevuti dopo una sovrapposizione o che arrivano nello spazio direttamente dal centrale. Per avere un termine di paragone, Angeliño si ferma a 4.87, mentre Rensch, più difensivo per indole, si limita a 2.68. Questa sua caratteristica la ritroviamo anche nei tocchi nella trequarti offensiva: Wesley arriva a 36 tocchi ogni 90 minuti, praticamente il doppio di Angeliño (17) e più del triplo rispetto a Rensch (11). Non sempre è così ma in questo caso, la quantità fa rima con qualità visto che Wesley registra in media 3.15 azioni che portano ad un tiro ogni 90 minuti. Anche questo dato superiore a quello di Angeliño (2.52). Poi ci sono i dribbling. Wesley non è un dribblomane, uno innamorato del pallone pronto a tentare l'uno contro uno ad ogni costo. Per saltare l'avversario sfrutta anche e spesso il fisico che lo porta ad essere migliore del 94% dei terzini per dribbling completati. Anche nei cross non sfigura nonostante la qualità del piede di Angeliño sia, per il momento, nettamente superiore (3.15 cross a partita contro i 3.29 dello spagnolo). Questi freddi numeri possono aiutare dunque a comprendere meglio le ragioni che porterebbero la Roma a sborsare 30 milioni nelle casse del Flamengo. I numeri raccontano di un esterno moderno e propositivo, in grado di alzare il tasso qualitativo e offensivo delle corsie esterne della Roma. Le sue caratteristiche sono differenti, gasperiniane per intenderci. E la Roma ne ha estremo bisogno.