Il direttore di Sporteconomy.it Marcel Vulpis ha voluto dire la sua sulla nuova Roma targata Thomas DiBenedetto. Queste le sue parole in un’intervista a PaeseSera, nell’ambito di una inchiesta sulla situazione economica del calcio italiano:
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Vulpis:“DiBenedetto deve mettere i soldi. Si fa presto a stancarsi del nuovo”
Il direttore di Sporteconomy.it Marcel Vulpis ha voluto dire la sua sulla nuova Roma targata Thomas DiBenedetto. Queste le sue parole in un’intervista a PaeseSera, nell’ambito di una inchiesta sulla situazione economica del calcio italiano:
”La nuova Roma deve far divertire la gente, deve farla tornare allo stadio. Non si deve puntare per forza al risultato, anche perchè con grande probabilità vinceranno le solite. Non bisogna ammazzarsi per avere risultati sportivi. Bisogna ammazzarsi per far innamorare la gente. Quando si entra in un mercato nuovo, come quello italiano, è sempre molto complicato fare previsioni. Chi si avvicina al mondo del calcio rischia poi di ammalarsi di “calcite”, di diventare un personaggio (vedi De Laurentis) e si ha automaticamente la pretesa che tutto ciò che si decide è giusto.La Roma avrà bisogno, in questo primo anno, di una grande iniezione di denaro. La crescita sarà graduale ma non si può prescindere dagli investimenti. Se non centri l’obbiettivo Champions, ti ritrovi con i bilanci in perdita. E’ ancora essenziale entrare nel lotto delle prime tre, ma questo vale per tutte le squadre italiane di vertice. Non qualificarsi, significa bilancio in perdita. Non c’è più spazio per gli errori. Nella conferenza di presentazione non si è parlato di bussiness plan, né di soldi. Significa che non c’è volontà di fare investimenti massicci da subito, e a questo punto ho l’idea che la Roma si debba affidare alle capacità di Sabatini. Fossi stato DiBenedetto avrei detto: partiamo dal presupposto che abbiamo molte spese, però spenderemo per il primo anno. Solo con i soldi fai il salto i qualità. Lo deve capire DiBenedetto, la Roma non è solo l’opportunità di fare lo stadio, deve essere di più. Vediamo tra sei mesi, perchè i tifosi vogliono qualcosa di grande. La sua fortuna è la stanchezza dei tifosi nei confronti della vecchia dirigenza, ma a stancarsi dei nuovi ci si mette poco. Allo stesso tempo però, per la situazione economica italiana, è questo il momento peggiore per entrare nel nostro movimento calcistico.”
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