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Volpato, chi è il pupillo di Totti (e di Mourinho) titolare in Helsinki-Roma

Volpato, chi è il pupillo di Totti (e di Mourinho) titolare in Helsinki-Roma - immagine 1
Il talento della Primavera si allena stabilmente in prima squadra. In Serie A ha già segnato, Mou punta su di lui al fianco di Abraham

Redazione

La sorpresa finlandese è lui, sul sintetico di Helsinki. Cristian Volpato, uno che più lontano da lì non poteva nascere. Perché Helsinki e Camperdown (in Australia) sono divisi da 15mila chilometri. Stasera Mourinho ha scelto lui (al debutto con la Roma dal 1') e non Belotti al fianco di Abraham. Perché lo stima già da un anno - e infatti è spesso in prima squadra, ha segnato anche un gol contro il Verona - e perché spera che si sposi meglio con le caratteristiche dell'inglese rispetto all'ex Torino. Chi lo conosce benissimo è Francesco Totti, il primo a puntare davvero su di lui e diventandone il procuratore. In estate poteva partire direzione Sassuolo nell'operazione Frattesi che però non si è mai concretizzata. E lui inizialmente è sparito infatti dai radar.

Volpato, pupillo di Totti

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Volpato ha il profilo ideale tracciato da Totti quando ha aperto la sua scuderia di giovani talenti: è nato il 15 novembre del 2003, ha una buona tecnica di base ed è un centrocampista offensivo. Quando ha firmato il contratto con la Roma, Volpato non aveva né Totti né nessun agente accanto e la Roma lo ha tesserato dopo che ha superato un regolare provino in seguito ad un torneo giocato in Malesia. Cresciuto nell'Australasian Soccer Academy, viveva con la famiglia in un sobborgo di Sidney, mentre in Italia ha abitato a lungo nel pensionato di Trigoria prima di prendere casa. In Primavera gioca con la maglia numero 10. Alto un metro e 87, può giocare anche defilato sulla destra e ha esordito in serie A contro l’Inter. Contro il Verona l'anno scorso il primo gol per il più giovane 2003 della Roma.

Il rinnovo

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Volpato è stato richiesto in estate da alcune squadre di A e B in estate e come detto poteva finire al Sassuolo. Ma la Roma alla fine tramontata quella ipotesi ha preferito tenerlo a Trigoria. Il 18enne è considerato da Mourinho come uno dei pochi talenti puri usciti fuori dalla Primavera in questo ultimo anno e mezzo. Ha trovato spazio la scorsa stagione risultando determinante nel pareggio per 2-2 contro il Verona. Quest'anno è sparito quasi del tutto dai radar (135' in Primavera e 15' in prima squadra contro il Ludogorets. Stasera ha l'occasione di prendersi definitivamente la prima squadra. Stupendo Mou, ancora una volta.