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Vina: “Pronto a giocare anche come difensore centrale. I tifosi possono aiutare”

Getty Images

Le parole del terzino sinistro: "Il segreto della vittoria è procedere partita per partita senza essere ossessionato dai risultati e senza porsi delle mete a lungo termine"

Redazione

Alle 14:00 la Roma presenta alla stampa e ai tifosi Matias Vina ed Eldor Shomurodov, nuovi acquisti del calciomercato estivo. I due hanno già debuttato sia in Conference League che in campionato, con l'uzbeco che in Europa è andato in gol mentre in campionato ha confezionato l'assist per il secondo gol di Veretout.

Tiago Pinto in conferenza stampa

Fare la conferenza stampa 2/3 settimane dopo che il calciatore è arrivato è buono per me perché avete visto le partite. Li conoscete meglio. Per me è un orgoglio prendere questi due calciatori alla Roma. Sono due profili che sono in linea con il progetto che abbiamo. Calciatori giovani con prospettive future e con ambizione di vincere. E' coerente con tutto quello che abbiamo detto prima. Vina è un calciatore che conosco bene da molto tempo, a 23 anni ha vinto 5 trofei e nella scorsa stagione ha fatto bene col Palmeiras. Nel futuro mi aspetto che possa giocare anche con Spinazzola, non è giusto dire che è il sostituto di Spinazzola perché è un paragone difficile per lui perché è un calciatore molto importante. Lo abbiamo preso con l'idea che possono giocare insieme. Eldor è arrivato la stagione scorsa in Italia e ha fatto una bella stagione e abbiamo capito che le sue caratteristiche potevano essere molto importanti per la squadra e per il gioco dell'allenatore. Sono stati frutto di un buon lavoro tra me, scout, allenatore e staff tecnico. E' importante quando prendiamo un calciatore che possiamo scegliere insieme. Sono le parole che mi piace dire in questi momenti.

Vina in conferenza stampa

Sei abituato alle vittorie, Tiago Pinto ricordava il tuo curriculum, ma qui a Roma non si vince da anni. Tu che sei abituato alla vittoria, hai dei consigli da dare all'ambiente Roma su come si vince? Buonasera a tutti. E' vero, sono giovane ma ho avuto la fortuna di vincere abbastanza. Ho imparato moltissimo e spero di poter continuare a imparare anche qui. Il segreto è procedere partita per partita senza essere ossessionato dai risultati e senza porsi delle mete a lungo termine, un passo alla volta".

Ci puoi svelare qualcosa sulla trattativa? E' stata una trattativa improvvisa oppure stavate parlando con la Roma anche prima dell'infortunio di Spinazzola? Ero al Palmeiras e ho saputo dell'interesse della Roma ho avuto modo di parlare anche con Mourinho. Mi sono allenato a parte al Palmeiras e qui ho dovuto osservare il periodo di quarantena, superato quel periodo ho iniziato ad allenarmi regolarmente con la squadra e sono molto felice di essere qui.

Come cambia il modo di giocare in Italia rispetto al Sudamerica? C'è più attenzione alla fase difensiva e se il tuo ruolo di terzino sinistro va interpretato in maniera diversa rispetto a come lo interpretavi in Brasile? Il cambio esiste, significativo sul piano tattico e non tanto su quello fisico. Venendo dall'Uruguay sono abituato anche a quel calcio aggressivo. Da un paio di anni gioco stabilmente con la Nazionale dove il ritmo è diverso e l'aggressività è maggiore. Sono arrivato qui e mi sto gradualmente e rapidamente abituando ai dettami del mister e sto acquisendo una certa intesa coi compagni.

Pinto ha detto che sei stato acquistato per giocare anche con Spinazzola, ti senti pronto a giocare come difensore centrale? Ne hai parlato con Mourinho? Non ne ho ancora parlato con il mister ma sono pronto a ricoprire ruoli che conosco. Mi sento più a mio agio a sinistra ma posso giocare sia con una difesa a tre o a cinque, spostato sulla fascia o al centro della difesa. Per me non fa differenza.

Vieni dal calcio Sudamericano, caldo a livello ambientale. Che effetto ti ha fatto conoscere i tifosi della Roma? Cosa pensi possano dare durante la stagione con la loro carica? Il pubblico può aiutare tantissimo. Vengo dal Sudamerica dove le tifoserie sono particolarmente calde e la loro presenza si avverte sul forte sul terreno di gioco. Aiuta al calciatore a rendere al di là delle proprie capacità in qualche circostanza. Era tempo che in Sudamerica si giocava senza pubblico ed è stato un impatto bellissimo ritrovare il pubblico e non c'è dubbio che ad ogni calciatore questo effetto piaccia moltissimo.

Contro il Trabzonspor abbiamo visto che nella prima frazione tu hai spinto di più sulla fascia sinistra rispetto a Karsdorp mentre nel secondo tempo sei rimasto più bloccato mentre Karsdorp ha attaccato di più. E' una situazione di gioco oppure è una richiesta di Mourinho? E Mourinho ti chiede di più di lavorare in fase di spinta o di copertura? In occasione della partita in Turchia sono state le circostanze della partita a determinare l'interpretazione della gara e a seconda del momento se attaccare di più o di meno. Di solito dipende da quello, dal risultato della gara e dalla gestione che si vuole dare alla gara. Per quanto mi riguarda dobbiamo allenarci bene e analizzare gli aspetti positivi e negativi. Devo migliorare sul profilo tattico e devo abituarmi a un calcio diverso da quello Sudamericano e trovare un giusto equilibrio tra la fase offensiva di spinta e quella offensiva.