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Vina non ce la fa, Miki stringe i denti. Mourinho: “Difesa a tre possibile”

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I giallorossi a Verona senza l'uruguaiano, il portoghese lancia il giovane Tripi. Settore ospiti sold out al 'Bentegodi'

Francesco Iucca

La Roma cerca la settima vittoria su sette partite stagionali. Domani alle 18 l'insidia si chiama Hellas Verona, squadra pericolosa nonostante lo zero in classifica alla voce punti anche e soprattutto per il cambio di allenatore. Una difficoltà riconosciuta anche da Mourinho, che in conferenza stampa oggi ha parlato di diversi singoli, da Borja Mayoral ("Non gli manca niente, solo il permesso della Fifa a giocare in 12 ma arriverà il suo momento") a Gonzalo Villar ("Non c'è nessun problema, Fonseca aveva altre idee di calcio e Cristante e Veretout stanno facendo benissimo"). Parole al miele anche per il giovane Filippo Tripi, convocato per il 'Bentegodi' vista l'emergenza sulla fascia: "Si è allenato con noi nel ritiro estivo, sa come giochiamo e ha un grande cuore romanista. Reintegro Santon? No, non verrà reintegrato nessuno". Mourinho ha poi ammesso la possibilità di vedere anche la difesa a tre in futuro, anche perché Ibanez"non sarà mai un terzino". Intanto col Veronamancherà Matias Vina, alle prese con dei problemi al ginocchio e non convocato a differenza di Mkhitaryan, che stringe i denti insieme a Karsdorp.

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C'è anche Tripi, che potrebbe avere una chance magari a gara in corso coronando un bel percorso con lo Special One. Al 'Bentegodi' ci saranno anche parecchi tifosi giallorossi, scatenati nella richiesta di biglietti, andati tutti esauriti in pochissime ore nonostante l'aggiunta di un ulteriore settore a disposizione degli ospiti. Una montagna bella alta da scalare per Igor Tudor, all'esordio sulla panchina del Verona:"La Roma sta bene, ha un allenatore che ha fatto la storia del calcio. Noi l'abbiamo preparata al meglio possibile, ho visto voglia di fare e ci saranno grandi motivazioni. Non bisogna cercare alibi, è una cosa che provo anche a trasmettere ai ragazzi. Non vorrei prendere gol, così un punto lo porti già a casa", ha detto il croato in conferenza.

Stamattina è scesa in campo anche la Primavera, vicina alla vittoria in casa del Milan ma ripresa due volte fino al 2-2 finale, sotto gli occhi di Morgan De Sanctis che era in tribuna. Nel postpartita è evidente il disappunto del tecnico Alberto De Rossi: "Secondo me i ragazzi si sono sentiti troppo sicuri di avere già messo la partita sul binario giusto. Dopo avere rimesso in carreggiata la partita, pensavo che la squadra avesse fatto tesoro dell'esperienza precedente. L'errore ci sta, ma sono certi concetti che non vanno, errori grossolani, che non possiamo commettere a questi livelli". Dello stesso avviso anche Jan Oliveras, oggi al primo gol giallorosso: "Pareggio difficile, potevamo anche vincerla prima. Quando siamo avanti in vantaggio ci siamo rilassati un po’, ci voleva più attenzione per non far rientrare il Milan in partita". Infine l'aneddoto decisamente colorito dell'ex arbitro Mark Clattenburg su José Mourinho dopo un episodio controverso in uno Stoke City-Manchester United di qualche anno fa: "Lui è venuto nel mio spogliatoio, continuava a dire che ci fosse stato un tocco di mano ma non era così. E io ho lanciato uno scarpino sul muro accanto a lui, dicendogli di uscire. Ho perso la testa, ma ero stufo di quei giochetti mentali e di essere disturbato da idioti del genere".