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Viktoria Plzen, Vrba: “La partita della Roma a Cagliari ha alzato il nostro morale”

Nel postpartita prendono la parola anche Hubnik e Chory: "Abbiamo voluto la vittoria più dei giallorossi. Schick ha toccato pochi palloni"

Redazione

Grande soddisfazione per il Viktoria Plzen, che strappa una vittoria prestigiosa contro la Roma e centra la qualificazione in Europa League. Nel postpartita è palpabile la felicità dei cechi nelle parole del tecnico Pavel Vrba e nei calciatori Roman Hubnik e Thomas Cory.

PAVEL VRBA IN CONFERENZA STAMPA

Se la partita con il Cagliari ha avuto l’effetto desiderato? Noi tendiamo sempre a far vedere le ultime partite dei nostri avversari, che sia Champions o campionato - le sue parole in conferenza stampa -. È importante per alzare il morale dei giocatori e faccio vedere i momenti chiave in cui la squadra sbaglia e dove possiamo dare di più.

HUBNIK IN MIXED ZONE

La vittoria contro Roma è il maggior successo in carriera? 

È sicuramente uno dei più grandi. Soprattutto nel secondo tempo abbiamo fatto la prestazione che ci è mancata nel primo. Siamo felici di esserci presi la qualificazione in Europa League.

Conoscevi il risultato del primo tempo di Madrid? 

Lo sapevamo perché lo stavano proiettando sul maxi-schermo. Siamo andati negli spogliatoi e abbiamo visto che il risultato era di 0-2.

Sei stato sorpreso di questo risultato? 

Personalmente non mi aspettavo che il Real potesse perdere 0-3 in casa. Sono rimasto davvero sorpreso, ma sono più contento della nostra vittoria.

Il CSKA che vinceva sul Real ha dato più motivazione per il secondo tempo? 

C'era frustrazione e ci siamo detti che dovevamo andare avanti e nel secondo tempo abbiamo giocato più alti, volevamo segnare di più. È stato un bene per noi.

Ha deciso il vostro cuore? 

Volevamo la vittoria più dei nostri avversari. Molti dei ragazzi sono stati bravi nelle intercettazioni. Ce lo siamo guadagnati.

Ci avete creduto anche dopo il pareggio della Roma? 

È stato un gol venuto dal nulla. Avevo un po' paura che l'avversario avrebbe tirato per la seconda volta e avrebbe segnato il secondo gol. Ma volevamo ricreare qualche altra occasione da rete e sono contento che sia accaduto e che abbiamo fatto molto bene alla fine della partita.

Com'è andato il confronto con Patrick Schick? 

Non ha giocato tanto, le loro ali erano molto individualiste, facevano l'uno contro uno e Patrik non ha ricevuto molti palloni. Non ci siamo nemmeno detti nulla, ci siamo concentrati sulle nostre prestazioni, non era il momento.

Contenti che Tomáš Chorý abbia deciso il match? 

Ha segnato un gol molto importante.

Con Pavel Vrba allenatore per la terza volta passate dalla Champions League all'Europa League. Che cosa significa questo successo per te? 

Significa che abbiamo a che fare con partite importanti. Queste sono gare che bisogna affrontare in modo vincente. L'abbiamo fatto per la terza volta oggi.

Ha confermato la sua eccellenza? 

È un allenatore vincente ed è quello di cui ogni squadra ha bisogno. Passare per la terza volta dalla Champions League all'Europa League non è un caso. Abbiamo finito con sette punti nel gruppo, è molto bello.

Sei orgoglioso della squadra? 

Sono orgoglioso dei ragazzi, e sono particolarmente grato per le persone che hanno finalmente potuto vedere una vittoria. I tifosi se lo sono meritato.

CHORY IN MIXED ZONE

Ovviamente questo è il tuo momento più emozionante.

Il secondo più emozionante. Il primo è stata la nascita di mia figlia, ma nel calcio è, in ogni caso, la più grande. Dopotutto, ho segnato il gol più importante della mia carriera.

Mi è sembrato che ti fossi commosso dall'emozione. 

Non lo so nemmeno. Ero fuori di testa in quel momento. Ero terribilmente felice che tutta la squadra mi fosse venuta ad abbracciare. È stato un momento fantastico.

Andiamo al momento decisivo della partita. Il gol è stato facile o complicato? 

Non è stato facile. Ho visto che Kova (Kovařík) aveva tirato e che la palla sarebbe potuta rimbalzare verso di me. Sono stato fortunato che sia davvero successo. Continuavo a pensare che l'avrei messa con due tocchi, ma poi ho deciso per uno. Sono stato felice che la palla sia finita in porta. Ho spinto con lo sguardo il pallone dietro la linea. Quando l'ha attraversata, non sapevo cosa fare, quindi ho solo corso... Adesso vedremo cosa succederà. Oggi non l'ho decisa io la partita, ma l'intera squadra. Abbiamo giocato bene a Mosca, nelle partite di campionato, siamo riusciti a tornare in Champions League. Questo è veramente prezioso. Ci siamo preparati partita per partita. Sono così felice.