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Da Viareggio al Maracanà: quando Schweinsteiger, Muller e Lahm sfidavano Roma e Cisco Lodigiani…

In Germania i Club hanno avuto il coraggio di investire sui settori giovanili ed hanno dato spazio in prima squadra ai giovani talenti.

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La Germania è campione del mondo per la quarta volta: il verdetto degli emozionanti Mondiali brasiliani è ormai scolpito nella storia, dopo la vittoria nella finalissima del Maracanà contro l'Argentina, firmata dal gol di Mario Gotze.

Un successo che la squadra tedesca è riuscita ad ottenere facendo leva sul blocco del Bayern Monaco, la squadra che più di tutte rappresenta l'efficenza del calcio teutonico agli occhi del mondo. Per chi segue con una certa costanza il calcio giovanile, l'album dei ricordi si apre fino alle pagine del decennio scorso, quando il Bayern era presenza quasi fissa nella Viareggio Cup, ed alcuni dei freschi campioni del mondo duellavano contro i giovani della Primavera di Roma e Lodigiani.

Ormai fa parte della storia della Coppa Carnevale una sfida dell'edizione del 2002, quando si trovarono di fronte la Roma ed il Bayern nel girone eliminatorio: a dispetto dei risultati in quella competizione (né i giallorossi né i tedeschi riuscirono a superare il turno), i presenti a quella sfida non sapevano di trovarsi di fronte a ben tre futuri campioni del mondo.

In campo c'erano infatti da una parte Daniele De Rossi, in una squadra che navigava in acque modeste a dispetto di una cifra tecnica discreta (c'era anche Simone Pepe nell'undici giallorosso), e dall'altra Bastian Schweinsteiger e Philip Lahm. Due autentiche future leggende del Bayern e del calcio mondiale, in una squadra piena di individualità interessanti, tra le quali anche Piotr Trochowski, centrocampista vincitore dell'Europa League con il Siviglia, e a sua volta capace di collezionare 35 presenze e 2 reti con la "Nationalmannschaft". Insomma, una squadra di futura caratura internazionale, che riuscì a stanare la Roma, battuta a sorpresa 2-1 con gol di Maximilian Haas e Barbaros Barut (che non ebbero la stessa fortuna di Lahm, Schweinsteiger e Trochowski) e di Simone Pepe per la Roma.

Un salto in avanti di tre anni, e l'Under 17 del Bayern Monaco (la squadra inviata dai tedeschi, quella di settore giovanile puro, visto che l'Under 19 viene spesso e volentieri utilizzata per la seconda squadra, il Bayern Monaco II, nelle serie inferiori della Germania) torna a Viareggio, stavolta inserita in un girone con due squadre romane, la Roma e la Cisco Lodigiani.

I giallorossi, alla seconda stagione dell'era di Alberto De Rossi che dura ancora oggi, si prendono la rivincita rispetto a tre anni prima, piegando i bavaresi di misura con un gol di Stefano Okaka. La Roma in quella stagione vincerà lo scudetto Primavera: nel Bayern Monaco gioca un giocatore offensivo, rapido e imprevedibile, classe '89, coetaneo di Okaka che con quel gol divenne a sua volta il più giovane marcatore della Viareggio Cup. Il suo nome è Thomas Muller. Un autentico gioiello che viene schierato anche nella decisiva partita contro la Cisco Lodigiani. La Primavera biancorossa, allenata da Pino Ferazzoli e piena di talenti interessanti come Giusto, Lazzari, Petroccia, Castagnola, Latini e Russotto, vince con un pirotecnico 3-2, uno dei risultati più storici per il settore giovanile della terza squadra storica di Roma.

Insomma, tanti protagonisti della magica notte del Maracanà sono passati dalla celebre rassegna versiliana, e soprattutto hanno incrociato le spade con le squadre giovanili romane che a loro volta tanti talenti hanno lanciato nel calcio che conta. E quelle partite giocate su campi di provincia assumono un rilievo tutto diverso nell'album dei ricordi, se si pensa ai traguardi poi raggiunti dai quei giovani, talentuosi protagonisti.