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Verona, Penzo: “Mandorlini dovrà stare attento. La Roma ha un attacco con una forza d’urto spaventosa”

"E comunque, senza voler fare alcuna concessione alla retorica, la prima di campionato sfugge ai pronostici, non permette di sbilanciarsi"

Redazione

Domenico Penzo, da doppio ex, analizza sul Corriere di Verona la sfida degli attacchi in programma sabato alle 18, e dice: “Se Andrea Mandorlini deciderà di far giocare fin dal 1’ insieme Toni e Pazzini, per loro la partita sarà di sacrificio. Ed è inevitabile, visto che va contrastata una linea d’attacco con una forza d’urto spaventosa. Ho avuto modo di vedere la Roma in amichevole con il Siviglia: quando scende fa paura. Nella passata stagione, a Garcia, è mancato proprio il centravanti capace di far salire la squadra e andare alla conclusione. Dzeko, in questo senso, rappresenta il completamento ideale per un gruppo che si annuncia devastante”.

“Il Verona, tuttavia, ha i mezzi per contenere la loro spinta. E, tornando alla partita giocata dalla Roma con il Siviglia, dopo il 6-0 c’è stato un calo e sono emersi dei limiti di organizzazione difensiva. Calcio d’estate, magari. Ma, forse, anche il segnale di una carenza che l’Hellas potrebbe sfruttare. Gli uomini per pungere ci sono. L’intesa fra Pazzini e Toni è in crescita, all’interno dell’assetto variabile che sta maturando. E comunque, senza voler fare alcuna concessione alla retorica, la prima di campionato sfugge ai pronostici, non permette di sbilanciarsi. Spesso ha offerto sorprese. Penso che un Verona attento, assistito dalla classe e dal senso del gol dei propri attaccanti, possa creare dei grossi grattacapi anche a questa Roma che sogna, legittimamente, in grande”.