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Vermaelen: “Col Porto non abbiamo scuse. Scudetto? Dobbiamo crederci” – GALLERY – AUDIO – VIDEO

Il difensore belga in arrivo dal Barcellona si presenta in conferenza stampa: "In questo momento sto bene, non ho alcun problema fisico. Sono rimasto impressionato dalla qualità di questo gruppo"

Redazione

Dopo il suo debutto in maglia giallorossa di mercoledì scorso nell'amichevole di Latina, questa mattina l'ex difensore del Barcellona Thomas Vermaelen viene presentato ufficialmente alla stampa ed ai tifosi della Roma. Per la prima volta, il nuovo centrale di Spalletti risponde alle domande dei cronisti presenti alla conferenza di presentazione nella sala stampa del "Fulvio Bernardini" di Trigoria.

Prende la parola il direttore giallorosso Mauro Baldissoni: "Buongiorno a tutti. E' facile ripetere più o meno quello che ho detto ieri. E' un onore presentarvi un giocatore che, secondo i nostri intendimenti, porterà qualità, esperienza e personalità. Sulla qualità non devo spiegarvi la ragione. L'esperienza è data dalle oltre 320 partite giocate nella massima serie dei campionati in cui ha giocato e dalle 58 presenze con il Belgio. Sia nell'Ajax, nell'Arsenal e nel Belgio ha anche avuto la responsabilità di indossare la fascia di capitano. Se alla personalità aggiungiamo la mentalità vincente, che si misura solo in numero di trofei, Thomas ne vanta ben 14 in carriera. Benvenuto a Thomas Vermaelen!".

Questa la conferenza stampa di presentazione di Thomas Vermaelen:

Ormai ti alleni da qualche giorno con i tuoi nuovi compagni. Qual è l'atmosfera che hai trovato nello spogliatoio e come ti sei trovato?

Si respira una bella atmosfera nello spogliatoio. Sono stato accolto con molto calore, evidentemente mi aiuta il fatto di conoscere già qualche compagno di squadra. Anche gli allenamenti stanno andando molto bene, sono rimasto davvero impressionato dalla qualità di questo gruppo e sono soddisfatto anche della partita giocata. Siamo ancora nel pre-campionato, quindi era importante per me mettere dei minuti nelle gambe. Per il momento tutto procede per il meglio al momento.

Cosa ti ha chiesto Spalletti? Ti ha chiesto qualcosa in particolare nella fase d'impostazione?

Ho già avuto modo di parlare con lui, è importante per me in questo momento conoscere bene quali sono i suoi intendimenti e le sue idee di gioco. Nel complesso è tutto abbastanza simile alle mie squadre precedenti. Al mister piace costruire la manovra da dietro, partire da dietro con la palla a terra, cosa a cui io sono già abituato. Sono sicuro che con il trascorrere delle settimane e dei mesi avrò modo di capire sempre meglio cosa vuole.

La tua idea sulla Premier League di quest’anno? E' la miglior Premier League di sempre?

Il campionato inglese è difficilissimo, molto fisico. Basta vedere gli investimenti e i soldi che i club stanno spendendo per capire quanto sia forte e competitivo. Tutti i campionati hanno le proprie peculiarità, dei pro e dei contro, però quello inglese probabilmente si caratterizza per le difficoltà di ogni singola partita. Anche quando si gioca contro le ultime squadre della classifica è difficile vincere, bisogna lottare per ogni singolo punto. Quindi sì, probabilmente quella di quest'anno si preannuncia come la Premier più difficile di sempre.

La Juventus ha vinto gli 5 scudetti di fila. C'è la possibilità di avere un Leicester anche in Italia?

Può succedere ovunque, è già successo in passato anche in altri campionati. La rosa della Roma è molto forte, sicuramente in grado di poter vincere. Dobbiamo crederci, dobbiamo giocare con la massima fiducia e cercare di raggiungere quello che è il nostro obiettivo.

Ti trovi meglio nella difesa a 3 o in quella a 4? Questa squadra è più predisposta a giocare più a 3 o a 4?

E' una decisione che non spetta a me. In passato sono stato più abituato a giocare a 4, ma già nel Barcellona spesso il centrocampista arretra, si inserisce tra i due difensori centrali per far ripartire l'azione a 3 da dietro. L'importante è allenare tutte le varie situazioni perché poi anche in partita è possibile passare da un modulo all'altro, il che ti dà anche delle soluzioni importanti e dei vantaggi. Personalmente non ho delle preferenze, bisogna lavorare su questo e sono sicuro che lo faremo per migliorarci da qui in avanti.

Domanda per Baldissoni: il suo riscatto è libero o condizionato ad alcuni eventi?

L’opzione di acquisto è libera ed è un diritto della Roma esercitarla.

Si è parlato molto della tua condizione fisica. A che punto sei ora? Sei pronto a dare il 100% da subito?

In questo momento sto bene, non ho alcun problema. Ho iniziato la preparazione soltanto da 2 settimane ma sto lavorando duro per cercare di migliorare. All’Europeo ho giocato 4 partite su 5, per me è stato molto importante per prendere il ritmo di gara. E' molto importante per un calciatore mettere minuti nelle gambe perché è il modo migliore per entrare in forma, cosa che per una serie di ragioni negli ultimi 2 anni non mi era stato possibile. Mi auguro di poter giocare il più possibile qui a Roma.

Il nome di un giovane che ti ha impressionato qui a Roma e con cui vorresti giocare quest'anno?

Domanda difficile, sono qui da pochi giorni. Posso esprimere i miei giudizi soltanto sulla base di pochi allenamenti. Devo conoscere meglio i miei compagni per poter giudicare e per intuire se alcuni tra i giovani della Roma, che comunque sono di ottimo talento, potranno farcela a breve a entrare nel giro della prima squadra.

Differenze tra Luis Enrique e Spalletti?

Domanda difficile anche questa perché sono appena arrivato e non conosco ancora bene mister Spalletti. Dai primi allenamenti le sedute sono abbastanza simili, l'idea di calcio è simile, ovvero iniziare a costruire la manovra partendo da dietro. In questo senso non mi aspetto grosse differenze. Caratterialmente sono sicuro che avrò modo di conoscere meglio mister Spalletti nel corso delle prossime settimane.

Alcuni giocatori del Porto hanno detto di sentire responsabilità e pressione per la gara di Champions. Come state vivendo questo preliminare?

C’è molta pressione, ma è una partita molto importante per tutti, sia per noi giocatori che per il club. Qualunque calciatore vuole giocare la Champions League, è il motivo per cui siamo qui. Siamo anche abituati a questo, un calciatore professionista sa che deve gestire la pressione e le responsabilità. Con l’Arsenal mi era già capitato un paio di volte di giocare un preliminare di Champions, so di cosa si tratta. Questo non significa che ci siano attenuanti o scuse in vista della partita della prossima settimana. Dobbiamo affrontare il match con la massima fiducia per cercare di battere il Porto.

Luis Enrique ti ha detto qualcosa sulla Roma? Ti ha parlato della città e dell'ambiente?

No, è successo tutto molto in fretta quindi non ho avuto neanche occasione di chiederglielo e lui di parlarmi del club e della città. E' successo tutto in fretta.

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