Ieri Jordan Veretout ha trascorso il giorno di riposo con moglie, figlie e bebè in arrivo, visto che tutta la famiglia è andata dal ginecologo a vedere l’ecografia del terzo erede atteso per l’estate. Chissà se il baby Veretout nascerà a Roma oppure in Francia, ma è un dettaglio. Non è un dettaglio, invece, come la terza gravidanza della moglie sia stato, nei periodi peggiori di questa stagione, l’unico spiraglio di luce del francese, che compie oggi 29 anni. Luce che, adesso, sembra essere un po’ più forte: Veretout non è più quel totem che era prima, ma la sua importanza nella Roma non si discute. E certamente lo sta aiutando ritrovare un po’ di brillantezza fisica: il corpo si è asciugato rispetto a qualche settimana fa e questo gli dà una mano, si è potuto allenare con più continuità e a La Spezia, nonostante un gol divorato che rischiava di pesare come un macigno sulla classifica della Roma, a sprazzi è tornato quel centrocampista fondamentale di qualche tempo fa.
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Veretout, compleanno tra luci e ombre: non è intoccabile. Il rinnovo non arriva
Il francese compie oggi 29 anni e sta vivendo una stagione a fasi alterne. E’ sul mercato ma vuole chiudere l’anno da protagonista. E per farlo sta ritrovando condizione e brillantezza fisica
Perché Veretout non rinnova
Certamente sul suo rendimento ha influito la questione rinnovo. Jordan non è stato sempre libero di testa. Non tanto perché la Roma non gli ha prolungato il contratto fino al 2023, con aumento di stipendio ad almeno 3 milioni e mezzo più facili bonus, ma perché non pare intenzionata a farlo. E, anzi, a 29 anni, il francese è considerato uno dei giocatori più vendibili e sacrificabili della rosa. Questo Veretout lo sa, sa che è arrivato Sergio Oliveira - che sarà riscattato - e sa che la Roma cerca un regista “come Pirlo o Pjanic”, per dirla alla Mourinho. E questa precarietà, a tratti, gli è pesata.
Come sta tornando in forma
Non che abbia giocato poco: 34 presenze, di cui 26 in campionato (con 4 gol). Ma contro Empoli, Genoa e Sassuolo è entrato solo nel finale e negli ultimi due mesi ha giocato 90’ solo contro il Cagliari. Dopo l’infortunio muscolare con cui ha chiuso la scorsa stagione non è mai entrato veramente in forma (se non ad inizio anno), tanto che ha smesso di forzare un po’ in palestra e ha asciugato il fisico, mettendo un po’ meno di massa. Questo lo sta aiutando ad essere più brillante e a dire la sua nella parte decisiva della stagione. A giugno, poi, si vedrà se continuerà nella Roma o se invece le strade si separeranno.
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