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Under: “Ho detto no al City per la Roma, qui posso diventare importante”

Il turco parla a Spor Arena Plus: "Monchi dice che sono il futuro di questa squadra. Nel mio 11 ideale c'è Alisson"

Redazione

La sua assenza a Barcellona per la Roma sarà pesante, perché negli ultimi due mesi Cengiz Ünder è quello che ha segnato di più: sei gol tra campionato e Champions, uno in più di Dzeko. Al Camp Nou non ci sarà per l’infortunio muscolare che lo ha costretto a saltare anche la trasferta di Bologna. Come scrive Chiara Zucchelli su gazzetta.it, il giovane turco è senza dubbio la sorpresa del 2018 della Roma e a Spor Arena Plus racconta: “Ho ricevuto un’offerta dal Manchester City, ma non ero d’accordo. C’era il progetto della Roma e l’atteggiamento del club e dell’allenatore è stato importante per me. Poi, con la vendita di Salah, la squadra è stata più adatta alle mie caratteristiche. Se fossi stato un giocatore di Fenerbahçe, Galatasaray o Besiktas non mi sarei trasferito. Giocare nel Basaksehir è stata una fortuna, mi ha formatoE Monchi dice che posso diventare importante per il futuro di questa squadra. Per quanto riguarda Di Francesco è un ottimo allenatore, che dà tanta importanza alla disciplina e al lavoro tattico. Dà a tutti i giocatori una possibilità, si fida di loro e li ruota di continuo. Vuole sempre il massimo in allenamento e abbiamo un buon rapporto”.

Sulle problematiche iniziali dice: “Il problema più grande è stata la lingua, adesso le cose vanno meglio e sono più socievole. Non ho visitato molto Roma per via del traffico e degli allenamenti, ma mi piace molto piazza di Spagna”. Poi il gol al Verona: "Sto ancora sognando da quando ho realizzato quel gol, sono l'uomo più felice del mondo. Sapevo anche tutto quello che sarebbe successo dopo. Non dimentico il gol in Champions League allo Shakhtar". Da Totti a Dzeko, arrivano altre pillole di Cengiz sulla sua nuova vita: “Edin è un grande marcatore, parliamo spesso prima delle partite e mi dice cosa fare quando arriva la palla. Per quanto riguarda Francesco, un giorno sono uscito dalla doccia, dopo un allenamento, e Monchi mi ha detto che dovevo incontrare una persona. Sono andato ed era Totti, ero molto emozionato. Mi sento però sfortunato a non aver giocato con lui”.

Al Camp Nou non ci sarà, ma per vedere Messi da vicino ci sarà comunque occasione: “Sono cresciuto guardando i suoi video. Rispetto Ronaldo, ma Messi è il migliore al mondo. Poi, mi piace molto David Silva”. Conclusione con il suo 11 ideale: “Alisson in porta, difesa con Dani Alves, Ramos, Thiago Silva e Marcelo, poi Modric, Silva, De Bruyne, Salah, Messi e Ronaldo”.