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Una Roma in vendita: da Olsen a Diawara, le ambizioni passano anche per le cessioni

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Fonseca e Dzeko chiedono uno sforzo sul mercato alla società già a gennaio: la situazione può sbloccarsi soltanto se prima saranno piazzati gli esuberi

Iacopo Erba

Nel "Curioso caso di Benjamin Button" riecheggia prepotentemente il tema delle opportunità: il protagonista racconta di come siano sempre in grado di determinare il corso di una storia, anche quelle che finiamo per farci sfuggire. Sono proprio le opportunità il tema centrale dei pensieri della Roma, al terzo posto in classifica e conscia di come il mese di gennaio possa rappresentare un vero e proprio spartiacque della sua stagione.

Prima della gara di ieri contro la Sampdoria il CEO Fienga è stato estremamente chiaro: "Effettueremo investimenti sostenibili, faremo leva sullo scouting e punteremo sulla Primavera". Il messaggio è chiaro: spendere al momento non è possibile e non fa nemmeno parte delle idee future del club. Un pensiero che va in controtendenza con quelle che sono le comprensibili ambizioni di una squadra che sente, in cuor suo, di poter fare di più qualora la rosa venisse arricchita nell'immediato.

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Gli esuberi sbloccano il mercato: la situazione da Olsen ai casi Diawara e Carles Perez

"Possiamo crescere e migliorare la squadra già a gennaio", parola di capitan Dzeko. Tra la visione del bosniaco e quella della società c'è al momento una distanza notevole, colmabile soltanto grazie ad eventuali cessioni. Assodata l'assenza di uscite eccellenti, a Trigoria si ragiona su come piazzare i vari esuberi. La prima buona notizia è arrivata qualche giorno fa, con l'Everton che ha fatto sapere di voler intavolare una discussione per il riscatto definitivo di Olsen: sul piatto ballano circa 6,5 milioni. Su Florenzi si aspetta di capire il parere di Pochettino, appena arrivato al PSG, ma la sensazione è che a Parigi l'esterno abbia comunque lasciato il segno e 9 milioni non sono un ostacolo insormontabile per gli sceicchi.

Decisamente diversa la situazione legata ai giocatori attualmente agli ordini di Fonseca e da tempo ai margini delle gerarchie. Non ci sono novità sul fronte Diawara: l'interessamento dell'Arsenal aveva ingolosito non poco i vertici giallorossi ma i discorsi non sono stati approfonditi. Un suo addio, specie se a titolo definitivo, sarebbe ovviamente la soluzione più gradita. Carles Perez può invece partire in prestito: lo spagnolo ha diversi estimatori in patria e reclama uno spazio che Fonseca non ha al momento intenzione di concedergli. Anche Fazio e Juan Jesus restano con le valigie pronte: dovessero arrivare proposte convincenti, la Roma li lascerebbe andare in totale serenità, anche per ammortizzare i pesanti ingaggi.

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Fonseca chiede uno sforzo per la corsa Champions

Ceduti gli esuberi si penserà ad eventuali ingressi, con Fonseca e il neo gm Tiago Pinto già in contatto per imbastire la strategia da adottare sul mercato. Sono ormai di dominio pubblico i ruoli in cui il tecnico portoghese ha chiesto rinforzi già a gennaio. Sulla fascia destra l'idea è quella di inserire un giocatore giovane, magari inesperto ma dalla grande futuribilità, per far rifiatare l'inamovibile Karsdorp (su Reynolds la concorrenza è folta, mentre per Soppy al momento il Rennes ha risposto picche).

Fonseca accetterebbe di buon grado di accontentarsi di un terzino da plasmare, ma vuole un salto di qualità sulla trequarti. Il pupillo Bernard e il cavallo di ritorno El Shaarawy sono entrambe soluzioni gradite, ma la sensazione è che i costi siano elevati e soltanto un passo avanti importante di Everton (magari proprio nell'ambito dell'affare Olsen) e Shanghai Shenhua potrebbero sbloccare la situazione. Il tecnico portoghese vuole cogliere qualunque opportunità per proseguire il cammino verso la qualificazione in Champions League, ma dovrà aspettare prima le cessioni: senza di esse, addio sogni di gloria.