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Un talento da blindare: la Roma si gode Zalewski, avviati i contatti per il rinnovo

LaPresse

Il suo entourage è lo stesso di Lorenzo Pellegrini. Presto i giallorossi decideranno il suo futuro

Valerio Salviani

Nicola Zalewski lo scorso anno ha firmato il suo primo contratto con la Roma fino al 2022, festeggiato poi sui social con la citazione di un coro della Curva Sud ("Dicono era il mio sogno fin da bambino..."). Potrebbe bastare questo a descrivere il suo attaccamento alla squadra che l'ha cresciuto e di cui è tifoso. Dopo l'addio di Riccardi, è diventato lui il centro gravitazionale della Primavera di De Rossi. Con il numero 10 sulle spalle sta trascinando a suon di gol e assist la Roma e sta richiamando su di sé l'attenzione di diversi club in Italia e all'estero. A Trigoria però sanno bene cosa hanno in mano e De Sanctis ha già fatto partire i discorsi per il rinnovo di contratto con il suo entourage (lo stesso di Lorenzo Pellegrini), con cui i rapporti sono ottimi. Presto le parti potrebbero accelerare.

Zalewski, anima polacca e cuore romanista

Zalewski sta bruciando le tappe sia nella Roma, che in nazionale. Nato a Tivoli (ma residente a Poli) da genitori polacchi ha il doppio passaporto, e non ha ancora scelto ufficialmente se giocherà con l'Italia o con la Polonia. Nel suo cuore però la decisione è chiara da tempo. Nella federcalcio polacca il suo nome è noto, tanto che come Krychowiak prima di lui, ha partecipato al mondiale sub 20 ben tre anni sotto età. La sua volontà è quella di continuare così, senza tentazioni azzurre. Quello verso Varsavia però è l'unico viaggio che spera di fare lontano dalla Roma. Zalewski è arrivato a Trigoria nel 2011 insieme a Calafiori, ed insieme sono cresciuti sui campi del Fulvio Bernardini. È stato il primo 2002 a essere messo sotto contratto e dall'anno scorso gli capita di allenarsi con la prima squadra. Come l'amico Riccardo, ora punta al salto definitivo nel calcio dei grandi. Fonseca gli ha già messo gli occhi addosso e non è escluso che presto possa premiarlo con una convocazione. I piani del club per il futuro non sono ancora delineati, anche se presto si dovrà tracciare una strada. Potrebbe giocare un altro anno in Primavera, ma è una categoria che gli sta già stretta (ha segnato cinque gol in quattro partite questa stagione). Potrebbe firmare il rinnovo e partire in prestito. Oppure, se continuasse a stupire, potrebbe restare per crescere in prima squadra sotto l'ala protettrice del suo idolo Lorenzo Pellegrini. Per il momento se lo gode Alberto De Rossi, che insieme a lui può tornare a puntare allo scudetto.