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Umorismo: il Palermo presentato da Kansas City

Ormai nel web è diventato un vero e proprio cult per i tifosi della Roma. E non solo…Anche tra gli addetti ai lavori e dentro le mura di Trigoria, in tanti corrono a leggere i post di Kansas City. Ecco allora che vi proponiamo oggi come viene...

Redazione

Ormai nel web è diventato un vero e proprio cult per i tifosi della Roma. E non solo…Anche tra gli addetti ai lavori e dentro le mura di Trigoria, in tanti corrono a leggere i post di Kansas City. Ecco allora che vi proponiamo oggi come viene presentato il Palermo, avversario della Roma oggi pomeriggio all’Olimpico. Davvero imperdibile….

L’avversario: l’Unione Sportiva Città di Palermo

La compagine siciliana è alle prese co un cortocircuito lessicale: che succede quando er mangia allenatori se deve mangià Mangia? Se profila un pernicioso caso de cannibalismo semantico. Heinze, sta bono, era pe dì. Nel mentre che se stabilisce chi se magna chi, er condottiero Devis, meglio noto come l’omo che je sbajarono na consonante all’anagrafe, è riuscito a dà nanima ar Palermo, meglio nota come la squadra che je diede e majette avanzate ala Juve, e Zamparini fino a mo se n’è dovuto fa na ragione.

A seguire quelli che potenzialmente ce ponno fa piagne nonostante i sempre ottimi rapporti co Sabatini.

 

Miccoli: classico esempio de giocatore che se giocasse ala Juve sarebbe er capitano dea Nazionale, ma avendoce giocato senza esse diventato il capitano di cui sopra, pure i nostri classici esempi a volte vengono meno. Sto piccolo mondo antico fa sempre paura, inutile negallo. Imparammo a temerlo in un giorno lontano ner quale lui c'aveva la maglia der Perugia, e noi Antonioli in porta.

Da allora so cambiate un sacco de cose: Gaucci sta a cercà se stesso ricercato dall’Interpol tra un mojito e na mignotta, Gheddafi Jr sta n'attimo impicciato, Antonioli fa er piadinaro part time a Cesena. L'unica cosa che non è cambiata è lui, la scatoletta de talento dar sopracciglio intermittente tatuata de Che Guevara, vero motivo forse per cui non ha mai fatto er capitano dela Nazionale.

L’unico giocatore che vanta fantasia onomastica più devastante de quella der capitano nostro (la figlia si chiama Swami), se se trasformasse pe na domenica da Romario der Salento in Fabio Junior dell’Olimpico nessuno de noi sporgerebbe reclamo all’Ufficio Similitudini Verdeoro.

Balzaretti: classico esempio de giocatore che quando giocava ala Juve era na pippa e mo è arivato in Nazionale (praticamente ce sta solo lui bono pe fa sto classico esempio), er Lady Oscar dela fascia sinistra suscita anch’egli più d’una preoccupazione.

Ma ciò che più tiene col fiato sospeso è immaginare che tipo de redde rationem tricologico potrà verificarsi quando la sua cipolla incrocerà la strada de quella de Osvardo, posto che quest’urtimo abbia imparato la lezione e sela sia rifatta dopo er derby. No scontro de condimenti, na guera de lacrime, ma forse anche noccasione de confronto: mejo er tajere de legno o de plastica? Ner soffritto solo l’olietto o pure er vino bianco? E se er vino avanza, se tiene da parte pe la prossima volta o se beve subito? E se sencajano l’un l’altro chi ce scioje?

Ai postumi l’ardua sentenza.

Hernandez: ogni vorta che lo guardamo trottà e smarcà e segnà e ride e esurtà pensamo: ma perchè a loro sì e a noi no? Ma perchè Okaka non s’è fatto quei cazzo de disegni aztechi cole treccine, che magari er segreto era quello, facile facile? Sto fior de gazzellone c’ha ancora da imparà quarche legge daa giungla, ma intanto spigne che è na bellezza, e ogni mattina se arza e sa che cor cazzo che er leone corerà più veloce de lui.

La speranza è che quarche argentino dei nostri s’apposti bene dietro a narbero e je faccia nimboscata pedagogica. Anche perché, dopo avecce fatto piagne l’anno scorso co na doppia, sarebbe ora de finilla de rimpiagne tutti quelli che dovevano venì da noi ma pe ninezia so rimasti altrove al sol fine de facce piagne ancora.

Silvestre: l’amico Pino, dopo na vita passata a fa bagnoschiumi, s’è dato ar carcio, sorprendentemente co na certa competenza. Amo passato un pezzo d’estate a convincese che era forte forte, pe poi rimettelo ar posto suo quando s’è capito che non se lo saremmo preso.

Va da sè che ciò comporterà inevitabilmente na prestazione ai livelli de Baresi, Beckenbauer e Aldair messi insieme.

Tsorvas: l’unico greco che volemo vedè domenica è quello de tufo, prima a tavola e poi in porta loro. Che lo spirito dello statico campione d’Europa Dellas Traianos, l’omo che la notte svejava i vicini col rumore dela barba che je ricresceva, lo ispiri e guidi in ogni sua mossa.

Acquah: pureh seh lah facesseh dah tutteh le partih, peh nah vortah, non èh cheh jeh pregiudicherebbeh lah carierah. E’ giovaneh, avojah ah giocah.

FONTE: PAGINA FACEBOOK