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Ultimo: “Senza Totti si è persa la magia. Zaniolo un fenomeno” – VIDEO

LaPresse

Il cantante romano e romanista: "All'addio di Francesco ho pianto. Nicolò è bravissimo, ai tifosi piace vedere giocatori come lui. Si dà troppo peso ai risultati, l'importante è sentirsi parte di qualcosa"

Redazione

Da grande tifoso della Roma gli farà sicuramente un effetto particolare entrare allo stadio Olimpico il prossimo 4 luglio per il suo primo concerto nell'impianto in cui va sempre per vedere la sua squadra del cuore. Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, è stato intervistato da Dazn e ha parlato ovviamente della sua passione per i giallorossi. Ecco le sue parole.

Quante partite avrai visto all'Olimpico da tifoso della Roma?

Più o meno un centinaio.

Quando stai andando allo stadio cosa ti frulla nella testa? Ascolti la musica come i calciatori?

Ho sempre due canzoni importanti: una è "Lose Yourself" di Eminem e "Il maestro" di Renato Zero, che parla delle cose importanti che uno fa e raggiungerne delle altre. Ho sempre sentito la musica che mi dava emozioni.

Farai un salto nello spogliatoio della Roma?

Penso di sì.

I giocatori hanno riti scaramantici nel tunnel. Tu ne hai?

Di solito bacio la chiave che ho al collo.

Ripassi le canzoni nella tua testa?

In quel momento ho confusione, non riesco ad essere lucido. Cerco di non pensare, di arrivare sul palco... Non sono io in quel momento, mi estraneo dal corpo.

Esci dal tunnel e la testa dove va?

Cercherò di guardare indietro, mi ricorderò quando da bambino studiavo pianoforte o scrivevo canzoni.

Fischio d'inizio del concerto, come ti immagini l'Olimpico?

Non riesco a pensarci... Forse è una cosa troppo grande per immaginarselo.

Cosa è significata la favola e l'addio di Totti?

Un po' come se abbandonassi una parte di me stesso. Non era il dispiacere di Totti che smetteva, era il mio di non vedere più quell'icona, è una cosa molto egoista forse... Lui ricordava la mia infanzia, non avevo più questo ponte. Si era persa la magia.

Tanti piangevano... 

Anche io, assolutamente.

Zaniolo è un po' il tuo alter ego? Era l'ultimo della rosa, ora è l'idolo. 

È un fenomeno, non è tanto il gol in sé. Su certe palle o ci arriva o ci arriva, ai tifosi piace vedere un giocatore inca*****. Mi identifico un po' in lui.

Hai mai colto ispirazione da un evento sportivo?

No, però mi ritrovo molto nella descrizione dell'inno di Venditti quando dice 'mi fai sentir importante anche se non conto niente'. Tutta questa voglia di sentirsi un gruppo, è quella la cosa importante. Uno si basa troppo sui risultati, ma l'importante è sentirsi parte di qualcosa, di un ideale.

Ora giudichi tu i cantanti nel mondo del calcio... (gli vengono mostrati video di calciatori che cantano).

A Insigne voto 7.

Totti mi fa ridere, non sa neanche le parole (ride, ndc). Sono onesto, voto 8,5.

Dybala? Posso mettere 6,5...

Morosini del Brescia (che canta una canzone di Ultimo): gli metto 9