Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

news as roma

Mourinho: “Spero che arrivi un difensore centrale. Il Ffp? Aiuta i più forti”

Mourinho: “Spero che arrivi un difensore centrale. Il Ffp? Aiuta i più forti” - immagine 1
Le parole dell'allenatore in conferenza stampa prima del match con l'Udinese

Redazione

Il giorno dopo la conferenza stampa di Tiago Pinto in chiusura del mercato, José Mourinho torna davanti ai giornalisti per presentare la sfida di domani sera contro l'Udinese. La Roma vuole mantenere il primo posto, ha l'occasione di sfruttare i tanti big match di questa quinta giornata di Serie A, soprattutto oggi con il derby tra Milan e Inter, lo scontro tra Lazio e Napoli, oltre a Fiorentina-Juventus. Alle ore 15, Mourinho prende la parola nella consueta conferenza stampa della vigilia per rispondere alle domande tra campo e, inevitabilmente, mercato.

Quanti sono a disposizione per domani? Camara è pronto? Poi un pensiero su Serena Williams. "Sportivi come Serena sono eterni nel tennis così come in altri sport. La storia è così. Di generazione e in generazione le gente non dimentica di loro. Quello che lei ha fatto in campo è indimenticabile e fuori dal campo, sono sportivi eterni che non smettono mai, per me non smettono mai. Camara non ha i 90 minuti nelle gambe e non ha la possibilità di poter iniziare un partita, non può iniziare sia dal punto di vista fisico sia non ha la conoscenza tattica del metodo nostro di come giochiamo noi per iniziare la partita. Dimostra in allenamento la sua qualità e per qualcuno è una sorpresa positiva, per qualche giocatore che non seguiva il campionato greco, non per noi che abbiamo studiato prima di prenderlo. Per il momento sarà in panchina. Se sarà necessario giocare bene, ma non troppo tempo perché ha un percorso da fare. A Udine sarà molto difficile, una delle più difficili del campionato. E' una squadra furba, intelligente, che sa competere, che sa gestire i tempi della partita come vogliono loro, hanno intelligenza e esperienza di far condizionare l'arbitraggio. Una squadra che mi piace e che rispetto e che mi fa pensare che domani sarà una partita difficile per noi. El Shaarawy, Kumbulla, Zaniolo, Wijnaldum, Darboe non ci sono. Dybala è ok".

Pensa che ci siano due pesi e due misure sulla multa riguardo al FFP? “Non penso che ci siano due pesi e due misure. E’ un meccanismo che dentro la sua onestà penalizza troppo chi lo vuole fare in un modo virtuoso e che in modo indiretto protegge quelli che non lo fanno in modo virtuoso e protegge anche le squadre che sono già delle potenze. E’ una protezione per loro. E' un meccanismo onesto, dove ovviamente ci sono altri che non lo fanno in modo virtuoso e che trovano dei meccanismi per farlo in modo legale e non virtuoso. Quello che mi colpisce di più è che chi è già lì come club che vuole fare le sue cose penalizza gli altri che vogliono essere grandi. A livello competitivo non è un meccanismo di Fair Play, soprattutto da punto di vista competitivo. Non c’è Fair Play in una squadra che spende 300 milioni e tra una che ne spende 30, è semplicemente questo. Non voglio perdere il mio tempo con questo, io alleno con piacere e mi fa piacere lavorare con questo tipo di condizioni in questo modo. Però è duro perché con qualche milione in più la Roma sarebbe in vere condizioni di sognare. Per pochi milioni per noi è molto più difficile poter arrivare condizionati da questa situazione. Quello che ha fatto il direttore è duro, ma è brillante. Dopo la fine tu vedi la dimensione della squadra. Mi piacerebbe avere qui Veretout e un quarto/quinto difensore centrale. Mi piacerebbe avere qui Felix anche se abbiamo preso uno come Belotti perché è un bambino che ho preso in Primavera, che ha potenziale e che abbiamo aiutato a crescere. Noi abbiamo questo tipo di condizionamento che fa le cose più difficili. Però ci divertiamo uguale”.

Quanto influisce giocare ogni 4 giorni? “Ovviamente è più difficile rispetto a quelli che preparano una partita in una settimana, in un modo diverso e intensità diversa. Si può lavorare su tutti i dettagli quando giochi una volta in una settimana. Quando c’è poco tempo devi fare delle scelte. Con una partita alla settimana è una storia completamente diversa. Per fortuna è da 20 anni che ho questo tipo di bel problema. Quando ho due giocatori per ogni ruolo è una situazione diversa ed è più facile da fare con una gestione diversa. Quando invece non ce l'hai è più difficile però è stimolante. Come squadra andiamo e a Udine sarà dura, dopo ci sarà la prima in Europa League e poi un'altra trasferta a Empoli. La prima fuori casa è sempre importante. L’Atalanta prima di giocare contro di noi giocherà due volte fuori. I ragazzi di Gasperini anche se è più difficile preferiscono giocare in Europa League”.

Essere primi dopo poche giornate è importante? “No, preferisco dire che tutte le partite sono uguali perché sono tutte da tre punti. Magari è un po’ più difficile per una squadra o per un'altra se tu guardi che la partite che hanno fatto. La Cremonese ha fatto tutte partite fuori casa per lo stadio per i lavori. E’ troppo presto, l’importante sono i punti che tu fai. Io non guardo la classifica, guardo noi. Non mi piace mai il pareggio però quello con la Juve è molto positivo e abbiamo vinto le altre tre. Vediamo se possiamo uscire con i tre punti domani. Andiamo partita per partita, però nella prossima bisogna cercare di vincere sempre. Per noi deve essere così può arrivare un pareggio o una sconfitta, non dobbiamo guardare il nome dell'avversario o chi gioca in casa o fuori. Dobbiamo giocare partita per partita. Non abbiamo tanti giocatori per respirare e per non essere preoccupati per qualcosa che può succedere. Ci sono delle squadre che non hanno questo tipo di problema, noi purtroppo no. Dormo tranquillo in alcuni ruoli come per i portieri e Cekik-Zalewski, ma in altre posizioni è più dura. Ieri la conferenza stampa del direttore è stata brillante e onesta. Però lui ha detto una cosa che non è così. Ha detto che ci sono soluzioni dietro se c'è un problema, ma non è così perché poi chi gioca a centrocampo? Questi siamo noi. Io non piango, ci sono tanti allenatori che piangono tanto ma a me non piace. A me piace scherzare come ho fatto ieri, complimenti al direttore e alla società perché con le limitazioni hanno fatto un mercato fantastico. Una piccola speranza è che mi possano aiutare un po' di più”.

Le gestione dei cambi in difesa. “Non posso gestire. La gestione era Smalling fuori contro il Monza e Kumbulla che non avrebbe giocato con l'Udinese, così come Ibanez con il Ludogorets. Adesso non c’è più gestione. In difesa non c’è un altro, non c'è Kumbulla. Domani in panchina ci saranno Tripi e Keramitsis. Tripi si sta allenando con noi però non è veramente un difensore centrale e Keramitsis lavora con la Primavera. Quest’anno la Primavera non gioca con questo sistema perché cresce con un altro modo di pensare e giocare. Quindi la sua crescita è diversa. Cristante può giocare lì se non sta a centrocampo. Si può lavorare su Vina e Celik, ma un vero centrale non c’è”.

Le gerarchie degli esterni. “Non c’è gerarchia quando hai due giocatori forti in un ruolo, c'è tranquillità per me e per la squadra. L’anno scorso non abbiamo mai fatto quello che abbiamo fatto a Torino con Karsdorp e Celik a 15 minuti dalla fine. L’anno scorso non abbiamo mai fatto questa situazione di far entrare Spinazzola per Zalewski a 25 minuti dalla fine. Quest’anno abbiamo questa situazione e per me è fantastico, non c’è gerarchia. Ci sono giocatori con qualità diverse ma dello stesso ruolo. Queste qualità sono quelle che mi fanno scegliere il giocatori per oggi e per domani. Per noi è fantastico e sono bravi tutti e quattro”.

La Roma può giocare a quattro? “La Roma può passare a quattro sempre aldilà di avere quattro difensori centrali o sei e contro la Juve lo abbiamo fatto. Questa cosa dei quattro difensori non sarà mai un problema ed è una soluzione. C’era Kumbulla in panchina ed è stato un problema che abbiamo risolto durante la partita. In questo senso bisogna lavorare di più per essere più in confidenza con i moduli. A quattro possiamo iniziare anche con sorpresa. L’Udinese è molto forte, sono aggressivi, contropiede, gioco diretto, profondità degli attaccanti palle inattive. E’ una squadra difficile, questo senza dubbio”.