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Tudor: “Il gol della Roma su corner è un dettaglio. Il primo tempo mi è piaciuto”

Redazione
Le parole del tecnico bianconero: "Ci sta per il periodo da cui viene la squadra, soprattutto per il periodo di testa. Siamo sulla strada giusta, la Roma veniva da sette vittorie e abbiamo pareggiato a casa loro"

Igor Tudor ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il match pareggiato all'Olimpico 1-1 contro la Roma. Queste le sue parole:

Ha fermato la corsa della Roma, soprattutto con le ri-aggressioni e le verticalizzazioni dei primi venti minuti. Prendete qualche gol di troppo su calcio d'angolo? "Bisogna concedere meno, anche se oggi mancava la struttura di Bremer, Gatti e Cabal. La struttura decide tanto, poi ci vuole ovviamente l'attenzione. Mi sono appoggiato sul modo di difendere che avevano fino ad ora, poi vedremo: sicuramente c'è da migliorare. Il primo tempo mi è piaciuto tanto, abbiamo spinto bene e abbiamo fatto cose interessanti. Poi loro nel secondo tempo hanno cambiato sistema e hanno fatto qualcosa, hanno fatto gol su calcio d'angolo che è un dettaglio non-dettaglio. Abbiamo finito bene, potevamo spingere meglio. Vogliamo sempre vincere, ma siamo contenti. Ci sta per il periodo da cui viene la squadra, soprattutto per il periodo di testa. Siamo sulla strada giusta, la Roma veniva da sette vittorie e abbiamo pareggiato a casa loro. Il pari ci dà confidenza per crescere ancora meglio e lavorare di più".

Come è stato il gol di Locatelli? Ha deciso di far spingere i braccetti? "E' un grande gol, un gol di qualità. E' sempre la qualità dei giocatori a decidere. Volevamo spingere con i braccetti, portare tanti in area ma non concedere contropiedi. Per questo si lavora sulle preventive. La Roma era una squadra pericolosa da quel punto di vista. Siamo entrati bene, non era scontato per il momento da cui veniamo arrivare a Roma e fare questa partita. Siamo entrati con la carica e la mentalità giusta, c'è stato il giusto approccio".

Prevale la felicità di essere arrivato ad allenare la Juve o la tensione di dover raggiungere l'obiettivo? "Sono qui da una decina di giorni, l'adrenalina e l'emozione sono belle ma poi si abbassano. Bisogna pensare al lavoro, godendo al massimo ma pensando al lavoro. A volte è difficile, c'è poco tempo per godere se pensi ai dettagli, agli allenamenti e alla gara. Da fuori sembra si goda di più, da dentro non è così. Sono partito in macchina per arrivare a Torino, per non prendere l'aereo. Sono state 10 ore. Ma anche nel '98, quando sono arrivato alla Juve, sono arrivato in macchina".

TUDOR IN CONFERENZA STAMPA 

"Abbiamo fatto un gran bel primo tempo, abbiamo iniziato bene, poi loro hanno cambiato sistema. Normale venire con la Roma dopo sette vittorie e concedere qualcosa. Abbiamo poi finito bene, potevamo fare il secondo ma non siamo stati abbastanza pericolosi. Tutto sommato un pareggio che accettiamo e ci dà consapevolezza e positività per crescere ancora di più. Dove? Su tutto".

Sulle palle inattive. "Sì, soprattutto su quello. Ci manca un po' di struttura, la Roma da quel punto di vista è importante, l'hanno sfruttata, poi alla fine non siamo riusciti".

Si è fatto un'idea della quota Champions? "Difficile da dire, anzi impossibile. Ci sono tante squadre, io di solito non li faccio. Si va partita per partita, non ci sono partite semplici, sono tutte difficili, tutte lottano per qualcosa. Bisogna andare partita per partita".

Come mai ha messo invertiti McKennie e Weah? Locatelli out per stanchezza? "Manu ha fatto una gara vera da capitano, poi il gol non c'è da commentarlo. Volevo coprire il campo per non prendere contropiedi. Volevo far giocare i calciatori dove si sento meglio".

Su Nico Gonzalez, oggi era più vicino alla porta e ha creato molto: che risposte sta dando? "Ho trovato tutti in lui, una grande disponibilità al lavoro, voglia di dare tutto quello che ha, ha cuore e grinta, è argentino, non si risparmia mai, un vincente. Ho trovato una persona eccellente, come giocatore lo conoscevo già. L'ho sempre ammirato".

Questa squadra con lei può tornare a essere quella squadra che impone il peso della maglia e della storia? "Un lavoro da fare, con tutti quanti. Quando alleni la Juve la alleni per diventare quello, perché è così la Juve deve dominare, deve vincere. Un lavoro che va fatto, c'è da crescere sotto tutti i punti di vista, poi vedremo dove ci porterà. Le qualità ci sono, possiamo esprimerci ancora meglio. Non c'è molto tempo, ma siamo sulla strada giusta".

Su Vlahovic. "Ha fatto una buona gara, mi è piaciuto, ha protetto il pallone, ha lottato, vuole sempre segnare. Si è messo a disposizione, è al massimo della concentrazione per fare bene".