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Tsimik-assist: esordio da sogno per il greco. Ecco perché può insidiare Angeliño

Redazione
Il laterale greco, ultimo arrivo in casa giallorossa nella finestra estiva di calciomercato, ha impressionato contro il Nizza e potrebbe presto prendersi il posto sulla corsia sinistra

Esordio da sogno per Kostas Tsimikas, che contro il Nizza è stato schierato per la prima volta da titolare dopo lo spezzone finale nel derby contro la Lazio. Il laterale greco, ultimo arrivato nella sessione estiva di calciomercato della Roma e neo-acquisto più "anziano" con i suoi 29 anni, ha già mostrato le sue caratteristiche alla corte di Gian Piero Gasperini (che lo aveva osservato un anno e mezzo fa in Liverpool-Atalanta). Il classe 1996, arrivato in prestito secco dal Liverpool, ieri sera ha fornito due assist per Gianluca Mancini (il primo gol è stato annullato per fuorigioco del numero 23, il secondo è valso il raddoppio giallorosso) e ha tutte le carte per diventare più di un vice-Angeliño nel prossimo futuro.

Tsimikas, esordio con assist e dominio sulla fascia: ma non è una novità. Ecco perché può superare Angeliño

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All'Allianz Riviera Tsimikas ha conquistato la fascia sinistra, lasciando poco o nulla agli attaccanti avversari e proponendosi spesso in zona offensiva. Nel corso della partita l'ex Liverpool ha fornito un assist con un dato sugli xA (assist attesi ogni 90') pari a 0.28, con 80 tocchi e tre passaggi chiave. Recita 84% il dato sulla precisione dei passaggi, che sale a 89% considerando quelli nella propria metà campo. Pochi dribbling fatti e subiti, ma diversi recuperi palla (4) e il 43% di contrasti vinti con 3 duelli vinti su 7. Due salvataggi e altrettanti contrasti, come testimoniato dai dati SofaScore. Con una solida e compatta linea a tre alle sue spalle il greco ha avuto la possibilità di spingere e di sfruttare il suo sinistro, spesso (come accaduto ieri sera) letale per le difese avversarie.

Il cross teso, complicato da leggere per la retroguardia transalpina, è un marchio di fabbrica del 29enne di Salonicco che ieri ne ha realizzati 3 (Angeliño solo 0.5 nelle prime quattro presenze in Serie A) e ha già caratterizzato le sue prestazioni alle corti di Klopp prima e Slot poi in Inghilterra. Tsimikas, non è sicuramente un caso, è stato uno dei terzini più pericolosi in Premier League nei suoi anni con i Reds: non è mai sceso sotto gli 0.15 xA (assist attesi ogni 90') ed è stato spesso incaricato di battere i corner. La scorsa stagione Angeliño si è fermato solo a quota 0.11 in Serie A nello stesso fondamentale mentre quest'anno spesso gli avversari (Bologna, Pisa, Torino e Lazio) hanno deciso di colpire proprio sul lato dello spagnolo, limitandolo in fase offensiva e costringendolo spesso ad agire molto più da terzino che da esterno. Angeliño però in quattro gare ha recuperato più palloni rispetto al greco (che ha comunque solo una partita intera all'attivo) e si è proposto maggiormente al tiro rispetto ai 90' disputati in Francia da Tsimikas, dimostrando quindi una propensione all'attacco della porta ma una minor efficacia nell'ambito delle grandi occasioni create. Il dato sui duelli e sui contrasti vinti e sulla precisione dei passaggi vedono invece davanti l'ex Liverpool. Non è un caso, ad ogni modo, se in questo inizio stagionale la Roma ha attaccato molto di più sulla corsia destra, dove Gasperini ha lanciato subito Wesley (che si è presentato al pubblico giallorosso con il gol all'esordio contro il Bologna) e che il derby sia stato deciso dalla pressione di Rensch su Tavares, sempre sulla fascia destra.

Il greco conferma l'importanza delle seconde linee e le carenze di una rosa incompleta

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Ma la prestazione di Tsimikas mette in evidenza un altro fattore fondamentale nel calcio moderno, acuito dalle cinque sostituzioni istituite dal periodo Covid in avanti: l'importanza delle seconde linee. Per Gasp avere la possibilità di scegliere tra Tsimikas e Angeliño per la corsia sinistra e Wesley e Rensch sulla fascia destra è sicuramente un vantaggio, così come quello di puntare su dei monumentali (e neo-goleador) Ndicka e Mancini e poter contare su Celik ed Hermoso a completare la difesa. A centrocampo la coperta sembra essere più corta: El Aynaoui in "patria" ha disputato una buona gara ma deve trovare ancora la posizione ideale, Koné è insostituibile e Cristante dà equilibrio. Pellegrini è rinato in questa settimana ma il suo futuro sembra essere lontano dalla Capitale, mentre Pisilli ieri è stato pesantemente bacchettato da Gasperini a seguito dell'ingenuità all'Allianz Riviera e il tecnico piemontese in più occasioni ha dimostrato di vederlo più avanzato rispetto alla zona centrale del campo. Sulla trequarti pesano gli infortuni di Bailey e Dybala, in attesa che Dovbyk e Ferguson possano sbloccarsi.

Marcello Spaziani