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Coric: “Quando ho sentito che mi seguiva la Roma non ho esitato” – AUDIO – FOTO

LaPresse

Le parole del giovane centrocampista croato nella sua prima conferenza stampa in giallorosso: "Sono un centrocampista offensivo, ma devo migliorare nella fase difensiva. Un onore essere qui"

Redazione

Il via ufficiale del ritiro ci sarà soltanto lunedì mattina, ma intanto Trigoria comincia a popolarsi. Già da inizio settimana i primi arrivi, a partire dal neo-giallorosso Ante Coric, il primo acquisto del giugno di fuoco di Monchi. Questa mattina il centrocampista croato - che vestirà la maglia numero 19 - è stato presentato in conferenza nella sala stampa di Trigoria insieme a William Bianda. Al loro fianco il ds Monchi: "Siamo qui per la presentazione di Coric e Bianda. Sono un esempio di quello che la Roma vuole fare nel futuro. Questa è il mio modo di lavorare: prendere giocatori pronti come Marcano, Mirante, Cristante e Pastore, e giovani con un futuro molto importante. Sono contento di avere la possibilità di presentarli. Non è stato facile prenderli, erano tante le squadre che li volevano".

Ecco le parole di Coric:

Sei qui da una settimana, ti sei già allenato con De Rossi, hai visto Trigoria. Quali sono le tue sensazioni?

Prima di tutto buongiorno a tutti. Per me è un piacere e un onore allenarmi con giocatori del calibro di De Rossi. Sono molto felice di essere qui, non vedo l’ora di iniziare questa stagione.

Il tuo punto di riferimento è Modric? Tanti ti hanno paragonato a lui in Croazia. Ti senti più regista o mezzala?

Il paragone con lui mi lusinga, è il miglior giocatore croato. Spesso dicono che il mio stile si avvicina al suo, ma io devo ancora crescere, migliorare molto e soprattutto dimostrare in campo quello che valgo. È un paragone che mi rende molto felice, ma io sono ancora di un altro livello, devo ancora lavorare molto per raggiungere il suo livello, o almeno avvicinarmi.

Quanto è stato importante trovare De Rossi il primo giorno di allenamento? Che tipo di esempio può essere il capitano per voi?

È sicuramente molto importante avere un giocatore come lui, incontrarlo subito, è il capitano della squadra. Quando l'ho incontrato sono stato davvero molto felice. Da lui possiamo imparare sia dal punto di vista caratteriale che calcistico.

Quali sono le tue aspettative? Come ti collochi nel campo?

Prima di tutto voglio iniziare ad allenarmi e dimostrare quello che so fare, poi starà all'allenatore decidere quanto giocherò, quante partite inizierò, quanti minuti potrò fare. Sono un centrocampista offensivo, ma devo sicuramente migliorare nella fase difensiva. In ogni caso, il mio impiego dipenderà dal mister.

Da giovanissimo hai fatto un'esperienza internazionale al Salisburgo. Com'è andata quell'esperienza? Cosa ti hadato nel processo di crescita?

Sì, anzi colgo l'occasione per ringraziarli. Lì sono stato molto bene, ero molto giovane, avevo 14 anni. Ho trascorso lì 4 anni, mi sono serviti a crescere molto. Dopo quell'esperienza, mi sono trasferito alla Dinamo.

Cosa è successo nell'ultimo anno e mezzo? Come mai hai perso la Nazionale?

Sì, con il mio ex allenatore alla Dinamo non ho giocato molto, ci sono dei motivi ma preferisco non entrare nei dettagli. Adesso sono arrivato nel nuovo club con molta voglia di dimostrare quello che valgo.

Cosa ti ha spinto a scegliere la Roma? Perché un giovane calciatore dovrebbe scegliere un club come la Roma?

Ho scelto la Roma perché non appena ho sentito il nome della Roma ho fatto wow. La Roma è un grande club, voglio dimostrare il mio valore. Per me la Roma è un grandissimo club. Non ho esitato un momento.

La prima impressione su Di Francesco? Vi ha già detto qualcosa in particolare?

Ho incontrato il mister e abbiamo scambiato qualche parola, non solo io ma tutti i nuovi arrivati. È stata una chiacchierata interessante e gradevole.