Trevisani: “Senza l’incubo greco De Rossi va richiamato, ma ecco perché non tornerà”

A Roma uno dei temi più dibattuti è quello del ritorno di De Rossi sulla panchina giallorossa. Il filotto di partite di Juric non ha convinto, per risultati e anche prestazioni, così DDR è di nuovo al centro - se mai ha smesso di esserlo - dei desideri dei romanisti. Soprattutto ora che la Ceo Lina Souloukou non è più nella dirigenza. Del tema ha parlato Riccardo Trevisani sui social di 'Cronache di Spogliatoio': "A livello ambientale se ne parla tanto, tra social e radio. Sarebbe un’operazione intelligente, ridarebbe alla Roma l’allenatore che ha costruito questa squadra senza più l’incubo greco sulle spalle. E soprattutto rimetterebbe questa squadra a giocare come sa giocare, perché anche il campo ci dice palla lunga e aggressivi gioca peggio. Se fai eccezione per Roma-Udinese, anche sui nervi dell’esonero che spesso porta a risultati, poi ha pareggiato col Bilbao, vinto col Venezia non si sa come, perso con l’Elfsborg e pareggiato con l’ultima in classifica. C’era il rigore su Baldanzi, ma De Rossi è stato esonerato dopo Genoa-Roma dove mancava il rigore a Dybala, quindi non si può parlare di arbitri. Dobbiamo parlare del campo e non succedono belle cose ora. Poi c’è anche il problema di dare 20 milioni a De Rossi per tre anni se non allena, quindi anche economicamente sarebbe un’operazione conveniente, sotto tutti i punti di vista. Ma secondo me non succederà mai, Dan e Ryan Friedkin non credo che diranno ‘Scusa, abbiamo fatto un grande errore’. Loro insieme a un complice greco abbastanza rilevante".