(di Alessio Nardo) Poche ore al nove luglio, vacanze finite. Si torna al lavoro, quarantaquattro giorni dopo il 26 maggio e con un futuro tutto da scrivere. La Roma è pronta a ripartire. Per ora, così com'era. Senza grandi novità se non l'arrivo di Rudi Garcia in panchina. Un solo acquisto semiufficiale (Benatia) e tante domande, tanti quesiti, una vasta serie di punti interrogativi.
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Tre brasiliani in cerca d’identità
(di Alessio Nardo) Poche ore al nove luglio, vacanze finite. Si torna al lavoro, quarantaquattro giorni dopo il 26 maggio e con un futuro tutto da scrivere.
Agli ordini del tecnico francese si presenterà un gruppo sfiduciato dall'intero ambiente, seppur privo di molti elementi rappresentativi dell'ultimo sfacelo (Stekelenburg, Goicoechea, Piris e Tachtsidis su tutti). Le certezze? Poche. Il solito Totti, i giovani Marquinhos, Lamela e Florenzi. I gregari? Tanti. Da Torosidis a Balzaretti, da Castàn a Burdisso, da Bradley al neocontrattualizzato Bogdan Lobont. Oltre ai "cuori caldi" Pjanic e Osvaldo ed ai rientranti Borriello, Caprari e Verre. Non ci saranno Nico Lopez (impegnato nel mondiale Under 20) e De Rossi, a riposo dopo l'agrodolce esperienza in Confederations Cup. Chi manca? Tre ragazzi brasiliani con storie diversissime tra loro. Tre rappresentanti di altrettante generazioni.
Per Rodrigo Taddei (classe 1980) è alle porte il nono ritiro consecutivo da calciatore della Roma. Ultimo anno di contratto e la sensazione assai concreta che l'avventura in giallorosso sia ormai giunta al capolinea. L'unico superstite (assieme a Totti e De Rossi) dell'era spallettiana ha concluso la più anonima delle sue stagioni, condita da cinque misere presenze ufficiali. L'età inizia a pesare, il Verona potrebbe bussare al portone di Trigoria. In caso contrario, Rodrigo sarebbe costretto a vivere nell'ombra i suoi ultimi mesi nella Capitale. Altro giro, altro brasiliano. Marquinho, quello senza "s" finale, considerato nell'ambiente più o meno quanto il Guigou dei tempi capelliani, nonostante cifre e numeri di tutto rispetto (4 gol in 25 presenze lo scorso anno, centrocampista più prolifico del campionato romanista). Il suo, l'ex Fluminense, lo ha sempre fatto. Con qualità e voglia. Nonostante ciò viene ritenuto quasi l'ultimo dei rincalzi e nessuno osa inserirlo nell'ipotetico undici titolare di Garcia. Futuro ancora alla Roma? Probabilmente sì, ma non da star di prima grandezza.
Ultimo della lista, Josè Rodolfo Pires Ribeiro. Essenzialmente Dodò, il 21enne pupillo di Walter Sabatini. La sua prima stagione a Trigoria è stata a dir poco insignificante. Continui stop sul piano fisico, 15 presenze complessive (11 in campionato, 4 in Coppa) e rari lampi degni di nota sull'out mancino. Ad oggi Dodò, con Federico Balzaretti, è uno dei terzini sinistri a disposizione di Garcia. E l'amara certezza è che nessuno dei due, almeno per ora, è in grado di fornire adeguate garanzie.
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