"Pellegrini può fare tutto", aveva detto José Mourinho in conferenza stampa alla vigilia del ritorno dei playoff di Conference League contro il Trabzonspor. Era l’inizio di un cammino lungo, estenuante iniziato qualche giorno prima proprio con al vittoria in Turchia aperta da un gol del capitano romanista. Una strada che ha portato Lorenzo e Josè a braccetto fino alla finale di dopodomani a Tirana. Pellegrini è il primo capitano degli ultimi 30 anni a giocare una finale europea. Prima di ci sono stati Di Bartolomei e Giannini, ma non finì bene. Mercoledì a Tirana il ragazzo ormai uomo di Cinecittà deve girare un altro film, stavolta con un gran finale.
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Traszonspor-Feyenoord: per Pellegrini è tutta ‘na Tirana’
Dalla prima ufficiale (con gol) di Mourinho alla partita della vita: questo è il momento del capitano che può scrivere la storia della Roma
Pellegrini, imprescindibile e spesso decisivo in Europa
Da subito lo Special One aveva parlato della duttilità di Lorenzo esaltandolo: "Se avessi tre Pellegrini, giocherebbero tutti e tre nello stesso tempo". Profeta forse, o semplicemente motivatore, ma da quel momento infatti il contributo e le prestazioni del capitano giallorosso hanno dato moltissimo alla squadra anche in chiave Europa. Lo dicono i numeri: 4 gol e 2 assist in 9 match. Pure in campionato Lollo ha giocato il più possibile collezionando 9 gol e 5 assist in 28 partite. Adesso però ‘è tutta na Tirana’, nel senso che non può proprio fermarsi nonostante qualche dolorino post Torino. Un cerchio che si deve chiudere in maniera perfetta. Il primo gol stagionale per Pellegrini arriva proprio a Trebisonda, che insieme alla rete di Shomurodov hanno permesso la conquista di una vittoria di platino con vista sulla fase a gironi di Conference League. Ora siamo al capolinea: “è arrivato il momento di sognare tutti insieme” aveva scritto sul suo profilo Instagram il capitano subito dopo l’ultima di serie A con il Torino, ma quello che deve crederci di più è proprio lui.
Una finale storica, Pellegrini può superare tutti
Con il Feyenoord nel mirino, qualora i giallorossi vincessero la finale, Lorenzo diventerebbe il primo romano ad alzare una coppa europea. Un primato sfuggito a Totti e De Rossi, non hanno avuto mai la possibilità, o quasi, di ad avvicinarsi ad un trofeo internazionale. Soltanto Daniele è arrivato in semifinale con Di Francesco nel 2018, ma quando la squadra di Trigoria ha vinto la Coppa delle Fiere, nel 1961, il capitano era Giacomo Losi nato a Soncino e non nella Capitale. Così adesso per il numero 7 giallorosso è arrivato il momento di assicurare alla squadra una di quelle prestazioni che ha messo in mostra quest'anno. Nell’ultimo mese i suoi numeri raccontano di un Lorenzo più in forma che mai: dai quarti con il Bodo alla semifinale con il Leicester sempre presente o grazie ad una rete o con l’assist giusto per i compagni. Serve ancora uno sforzo per arrivare alla gloria, quella eterna, quella che solo Roma può dare.
Martina Stella
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