Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Roma, big-match in programma domani sera allo Stadium e valido per la sedicesima giornata di campionato. Il tecnico giallorosso dovrà fare sicuramente a meno di Ndicka ed El Aynaoui, impegnati in Coppa d'Africa, mentre può riabbracciare Celik, che ha scontato il turno di squalifica dopo l'espulsione di Cagliari. Non ci sarà neanche Dovbyk, come ammesso da Gasp.

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Gasperini: “Ho preferito Roma alla Juve perché è più difficile. Mercato? C’è tempo”
LA CONFERENZA STAMPA DI GASPERINI PRE JUVENTUS-ROMA
Come sta la squadra a parte Ndicka ed El Aynaoui? Riesce a recuperare anche Dovbyk? "Dovbyk non è ancora recuperato, anche se si sta allenando da parecchi giorni. Ha ancora delle difficoltà a calciare. Per il resto ci siamo tutti, tranne i due che sono partiti. Qualche problema con Hermoso, che speriamo di risolvere".
Perché ha preferito il progetto della Roma a quello della Juve in estate? "Perché era più difficile, no? (ride, ndr). Sono contento di come è andata, adesso ci troviamo a giocare questa partita importantissima verso la fine del girone d'andata. La Juventus rimane una grandissima squadra, sicuramente forte e che ha la possibilità di continuare a rinforzarsi. Nel suo DNA c'è l'intenzione di giocare ai massimi livelli, per vincere. Arriviamo a questa partita dopo le belle prestazioni col Como e a Glasgow, vogliamo misurarci perché il campionato è nella fase più bella".
Come sta Dybala, anche a livello di motivazioni e di testa? Quando ha giocato con un centravanti la Roma ha quasi sempre vinto: è solo una statistica? "Non so se sia una statistica giusta o meno, l'importante è avere un centravanti. L'abbiamo sempre fatto, con un giocatore o un altro. Non abbiamo mai giocato in 10. Dybala vediamo come sta, se è in grado di giocare dall'inizio o di andare in panchina. Le motivazioni sono sempre molto alte, non credo che un giocatore del suo livello abbia carenze di motivazione. E' solo questione che possa star bene, sprintare, calciare nel miglior modo possibile e avere la possibilità di giocare sui livelli che da lui ci si aspetta".
Che peso dà al +4 sulla Juve? E in cosa la Roma fin qui si è dimostrata superiore? "Siamo stati bravi, 15 partite sono una buona striscia su cui poter dare indicazioni. Questa squadra, questi giocatori... non so se siamo la squadra tra le più forti o la più forte, ce ne sono tante molto brave e molto forti, ma credo che i ragazzi siano stati bravissimi in questo scorcio di campionato, in questi mesi. Direi in quasi tutte le partite, anche quelle che non siamo riusciti a vincere. In poche gare siamo stati un po' deludenti, tra virgolette. Il gruppo ha motivazioni sempre forti e credo sia cresciuto sotto l'aspetto tecnico e sulla qualità. La forza è stata i pochi gol presi, è vero, ma la squadra di settimana in settimana ha sempre costruito e cercato il gol, ultimamente anche trovandolo".
Che tipo di profili sta cercando la Roma per gennaio? Vuole commentare le trattative di Zirkzee e Raspadori? "Niente di tutto questo, mi dispiace. Domani c'è una partita davvero importante in casa della Juventus, che è a quattro punti da noi. Anche per loro è una gara altrettanto importante, per cercare di riagganciarsi. Mentre per noi è importante per tenerli distanti o per aumentare il distacco. Siamo al 19 di dicembre, è molto bello arrivare a giocare questo tipo di partita con questa classifica, a Torino e contro la Juventus. Per il resto c'è tempo e non è questo il momento".
Come è il suo rapporto con Spalletti? "Sicuramente è amichevole. Quando era all'Inter ci è capitato di trovarci a cena insieme, quando era in Nazionale ci sentivamo spesso perché c'erano giocatori che lui convocava ed è venuto spesso anche a Zingonia per vedere gli allenamenti. Ora che è alla Juve ci sentiamo poco, ma ci saluteremo sicuramente cordialmente. Il clima tra noi due è sereno. Non è mai facile subentrare a stagione iniziata, ma credo stia cercando di portare il suo calcio e le sue idee. Mi sembra che al Juventus ultimamente, con la partita di Bologna e quella in Champions, è sicuramente migliorata e cresciuta. Ha giocatori di livello, forti, ed è sempre difficile incontrarli. E' sempre una partita di valore, giocare contro la Juve è un bel parametro per misurarci e capire quanto possiamo essere forti e competitivi in confronto a loro".
Sa quanto è sentita la partita contro la Juve a Roma? Dai giocatori ha carpito segnali particolari in tal senso? Lei considera la Juve una nemica o solo un'avversaria come le altre? "In tutta Italia è così, forse anche in Europa. Giocare contro la Juventus dà motivazione, c'è una rivalità sentita in tutte le piazze. Questa cosa finisce per temprare la squadra, io ne ho allenato le giovanili: trova sempre gente motivata contro e questo anziché diventare uno svantaggio li caricava o, almeno una volta, era così. Nella mia carriera è sempre stata un riferimento: non è successo tante volte, ma quando riuscivi a batterla vuol dire che eri bello competitivo e bello in alto. Anche nelle stagioni meno buone la Juve resta tra le migliori e di grandissimo livello".
Le ultime due prestazioni di Rensch l'hanno convinta? Arretrerà Celik? Hermoso come sta? "Hermoso ha un affaticamento, speriamo di riuscire a recuperarlo in tempo. Non è uno stiramento o qualcosa di muscolare. Vorrei toccare il meno possibile la squadra, per portare Celik dietro devi spostare un esterno, Mancini... tre giocatori per rimpiazzarne uno, non è l'ideale. L'assenza di Ndicka ci costringe a fare delle prove: Ziolkowski, Celik, Ghilardi, Rensch. Se manca anche Hermoso ci mette un po' più in difficoltà".
Può considerare anche Rensch uno dei tre dietro? "Sì, assolutamente".
Roma-Como è stata una bellissima partita tra due filosofie diverse: lei ha un pensiero sul come si sta sviluppando il calcio italiano? "Per fortuna il calcio è fatto di tante componenti, si può giocare bene o male in tanti modi e si può fare risultato in tantissimi altri modi. Per fortuna, se fosse limitato non piacerebbe così tanto. C'è spazio per le grandi novità e i piccoli dettagli. Quello che non mi piace del calcio in questo momento è la situazione del portiere: è un qualcosa che bisognerà trovare in modo di velocizzare. Ora c'è la regola degli 8 secondi che viene applicata pochissimo. C'è un'altra regola che va assolutamente messa: quando la palla è in terra e passano 30 secondi prima che il portiere inizi a giocare, è per sfruttare le situazioni da portiere che è diventato abile anche con i piedi. L'altra cosa che mi piace poco e che bisognerà forse cercare di ridurre è il tempo con cui gioca il portiere: il Como contro l'Inter ha avuto 51 volte la palla sui piedi del portiere, questo non piace alla gente. Il calcio è giocare in avanti, il passaggio indietro a metà campo al portiere... capisco il possesso palla, ma che razza di possesso palla è? Il pubblico vuole vedere contrasti, dribbling, gioco in avanti. Altrimenti il rischio è che il calcio diventi brutto, molto più simile a un calcetto che è bello da giocare a volte ma molto brutto da vedere. Da amante del gioco del calcio, credo che occorrerà studiare qualcosa che porterà il gioco in avanti e non all'indietro. Limitare il portiere non è facile, ma quando vedo un portiere che tiene la palla tra i piedi 10-20-30 secondi non mi piace. Il Como ha giocatori fantastici in avanti, mi piacerebbe vederla tra i loro piedi".
Quanto è soddisfatto della crescita di Soulé e in cosa dovrebbe migliorare? "Sono molto soddisfatto, di lui e di tutti. Ho una squadra che gioca con grande spirito e che in questo momento ha il consenso dei propri tifosi, anche quando non riesce a raggiungere il risultato sperato. Soulé ha caratteristiche particolari che piacciono sicuramente di più alla gente".
LE PAROLE DI GASPERINI AI MICROFONI DI SKY SPORT
Come arriva la Roma al match di Torino? "Direi bene, siamo reduci dalla vittoria col Como e a Glasgow contro il Celtic che ha migliorato anche la classifica di Europa League. Andiamo a giocare questa partita contro la Juventus, è sempre una grande attesa da parte di tutti, giocatori, tifoseria. Ci arriviamo in un buon momento, anche per la Juve. Sarà una partita molto attesa".
Che rapporto ha con Spalletti? "Un buon rapporto. Quando era allenatore della Nazionale avevamo più occasioni di vederci e sentirci, ora meno ma ci rivediamo sicuramente con affetto e grande piacere".
Cosa è cambiato nella Juve negli ultimi tempi? "Quando c'è un cambio d'allenatore... Spalletti è entrato cercando di rispettare quella che era la squadra precedente, poi piano piano sicuramente metterà tutte le sue conoscenze predilette del calcio e cercherà di portare la squadra a giocare come intende lui il calcio. Già sta facendo de bei passi".
Come è andata la scelta tra Roma e Juve la scorsa estate? "Sono arrivato qui a Roma e fino ad adesso è andata benissimo, speriamo di continuare. Qui c'è un bellissimo ambiente, una squadra che mi ha seguito da subito e dei ragazzi con grandi motivazioni. Siamo quasi a metà campionato e vorremmo continuare così".
A che punto è la condizione di Dybala? Può partire titolare a Torino? "Fisicamente ha superato i suoi problemi, si sta allenando bene. Da lui tutti speriamo e ci auguriamo che raggiunga i migliori lavori, sia quando sprinta che quando calcia. Sono le cose che piacciono veramente a tutti".
Ha chiesto qualche regalo di Natale a Massara? "A Roma ci sono un sacco di dolci... per fortuna Natale è ancora nell'anno vecchio. Per adesso ci accontentiamo, stando attenti alla linea... buon Natale a tutti".
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