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forzaroma news as roma Gasperini pre Cremonese-Roma: “I sogni sono belli, ma raramente si avverano. Hermoso out”

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Gasperini pre Cremonese-Roma: “I sogni sono belli, ma raramente si avverano. Hermoso out”

Gasperini pre Cremonese-Roma: “I sogni sono belli, ma raramente si avverano. Hermoso out” - immagine 1
Il tecnico giallorosso in conferenza: "Miracoli? Non li fa nessuno, l'ultimo che li ha fatti è finito male. Ferguson ha ancora dolore quando calcia, ma in partita gli acciacchi si superano. Dybala e Bailey sono avanti, ma serve l'ok dei medici"
Redazione

Alle 13:30 Gian Piero Gasperini parla in conferenza stampa alla vigilia di Cremonese-Roma, gara valida per la dodicesima giornata di campionato in programma domani, domenica 23 novembre, allo Zini con fischio d'inizio alle ore 15:00. Si tratta del primo impegno dei giallorossi, che vogliono consolidare il primo posto in classifica, al rientro dall'ultima sosta nazionali del 2025.

GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA

Ferguson tornerà tra i convocati immagino. Lei disse qualche tempo fa che per la prima volta aveva fatto un allenamento giusto. C'è stata una evoluzione in questo sens0? "Sicuramente sì. Lui è giovanissimo, che arriva in un altro paese, un po' di adattamento deve averlo, nel modo di giocare le partite, di allenarsi, la vita. È stato catapultato in un'altra dimensione, ha avuto giustamente bisogno di integrarsi anche con la squadra. Purtroppo dopo quella mia frase si è fatto male subito. Lui ha recuperato dal problema alla caviglia, ma non sta benissimo come dolore. Ha dolore quando calcia e questo lo limita, ma ha grande volontà e magari durante la partita questi piccoli acciacchi vengono superati".

Per qualcuno la Roma sta facendo un'impresa. Che margini ha questa squadra? "Non si possono dare percentuali così. Secondo me la squadra sta dando molto, non parlerei di impresa dopo 11 partite. Ma la strada tracciata è buona, la squadra è cresciuta tecnicamente, questa è la base. Potrei dire che stiamo già esprimendoci ad alti livelli, ma si può migliorare, sicuramente sul piano tecnico facciamo giocate migliori rispetto a qualche settimana fa, abbiamo una coralità di gioco superiore. I margini ci sono sempre, sono infiniti, ce li hanno le squadre top, si lavora per quello".

Come stanno i nazionali? Angelino e Dybala? "Angelino ha ricominciato a lavorare, anche se individualmente, sta facendo buoni allenamenti, dipendiamo dai medici. Dybala e Bailey si stanno allenando insieme, sono belli avanti, ma anche qui abbiamo bisogno del placet. I nazionali sono tornati un giorno prima, si sono comportati bene e hanno giocato quasi tutti. Da giovedì si sono aggregati tutti e abbiamo fatto due buoni allenamenti, anche se alla ripresa c'è sempre un po' di incognita".

La squadra produce di più ma la media gol è simile. Dobbiamo aspettarci un livello superiore nella concretizzazione? Ce l'ha nelle corde questa squadra? "Cerchiamo sempre di migliorarci. Abbiamo avuto fuori Ferguson, Dovbyk, Dybala, Bailey, qualche difficoltà puoi averla. Paradossalmente abbiamo migliorato la capacità di creare occasioni da gol. Ma alla fase offensiva partecipa tutta la squadra, come l'assist di Mancini per Celik. Cerchiamo si sfruttare le caratteristiche che abbiamo in campo. Anche domani sarà così, dobbiamo mettere le caratteristiche che abbiamo".

Che tipo di giocatore è Baldanzi nel suo schema? Domani può giocare? “Le caratteristiche le conoscete tutti benissimo, in caso di emergenza come con l’Udinese se avessimo avuto tutti gli attaccanti non avremmo adottato quella soluzione. Ha capacità per giocare in quel ruolo, ma è duttile, è rapido, vicino alla porta può essere pericoloso. Poi non è il suo ruolo, magari lo diventerà, ma ora è un giocatore efficace per noi. In questo momento è quello che si adatta di più, messo in certe condizioni può fare bene. Negli allenamenti ha fatto cose importanti, poi magari gli mancano altre caratteristiche”.

Nel suo modo di proporre calcio la Roma può giocare anche in futuro senza un centravanti di ruolo? “Nel calcio si può giocare in tanti modi, l’importante è che sia efficace, non è detto serva il centravanti. Nella mia carriera mi sono capitati Muriel, Milito, Zapata. L’anno dei 98 gol non avevamo il centravanti. Dobbiamo provare in campo le soluzioni, le capacità, la tecnica, la capacità di tiro, come si sposano i giocatori. Poi ci sono momenti nella partita in cui fanno comodo altre caratteristiche. Importante avere in attacco più soluzioni, la partita poi la cambia l'avversario, bisogna riuscire a fronteggiare questo".

Come mai Pisilli ha giocato poco? “Ha fatto un gol straordinario, in Under 21 segna con continuità. È un giovane di quelli più interessanti del nostro calcio, infatti è nell’Under. Ora ha davanti Koné, Cristante, El Aynaoui, sono andato su di loro. Ma gli devo sicuramente qualcosa. Ora entriamo in una fase di 16 partite consecutive a fine gennaio. Sette subito, il periodo più duro sarà tra il 29 dicembre e il 29 gennaio con 7 partite di fila e la qualificazione in Europa League e Coppa Italia. Ci sarà bisogno di tutta quanta la rosa, fino ad ora ho utilizzato un nucleo abbastanza largo. Pisilli non ha giocato tantissimo, come Ghilardi e Ziolkowski, ma arriverà il momento in cui sarà fondamentale la rosa, quando si giocano tante partite c’è più probabilità che i giocatori si infortunino. E se perdi un mese vuol dire saltare 5-6 partite. E lì verrà la possibilità per chi ha giocato meno”.

Ai rientri dalla sosta la Roma ha sempre perso: è casuale? “Niente di casuale. Quando siamo andati in svantaggio abbiamo sempre perso, tranne a Firenze. Ma è tutto in evoluzione, se acquisisci capacità realizzative magari riesci a superare una condizione di svantaggio, è un processo di crescita".

Hermoso come sta? “Hermoso si è fermato ieri, ha un fastidio che andrà valutato ma per domani non c’è”.

La sua idea rispetto al mercato: perderà due giocatori per la Coppa d’Africa, è un po’ preoccupato? "La realtà è questa, non possiamo fare niente per modificarla, dobbiamo andare avanti, affrontare la cosa giorno per giorno. Perdiamo due giocatori che sono una componente forte, ma si sapeva, non ci è cascata all’improvviso sulla testa. Dovremo rimediare in altro modo e lo faremo”.

Come mai Rensch ha giocato così poco dopo la bella prestazione nel derby? "Perché Wesley e Celik sono stati straordinari, con un rendimento strepitoso. Sulle fasce siamo diventati forti, almeno competitivi, facendo delle partite di livello. Lui ha trovato meno spazio, ma non gli toglie niente, resta sempre quello che ha fatto bene quando è entrato. Io più di 11 per volta non riesco a farli giocare. Domani mancando Hermoso le alternative sono un difensore o inserire un esterno riportando Celik dietro. C’è Ghilardi, Ziolkowski, da una di queste parti arriverà la soluzione”.

Sul possibile stop del campionato in vista del playoff della Nazionale. “Non la risolviamo qui questa. Il problema delle partite, le nazionali, è un problema della Fifa. Il numero di partite è cresciuto in maniera esponenziale, soprattutto per i giocatori convocati con le nazionali. Questo determina più infortuni. Una volta si giocavano 30 partite, ora più di 60. Si discute sempre sulla riorganizzazione dei campionati e delle nazionali. Fare uno stop a metà campionato non mi piace, ma dedicare un tempo alle nazionali, concentrarlo in quel periodo, forse sì”.

Ghilardi e Ziółkowski sono pronti quindi? “Sono tutti a disposizione, sono stati scelti e selezionati nella rosa, sono sicuramente pronti”.

Lei disse tempo fa che la posizione della Roma era un po’ casuale, da quando non lo è più? Lei crede ai miracoli? “Di casuale non c’è niente. Magari dopo pochissime partite, alla seconda di campionato. Dopo 11 giornate significa qualcosina, dopo il girone di andata sarà più veritiero, ma conta solo la fine. Miracoli? No, non li fa nessuno. L’ultimo che lo ha fatto è finito male. Non bisogna fare miracoli, bisogna lavorare. Quando dico che si è liberi di sognare, bisogna sognare ma i sogni che si avverano sono rari. Ti ricordi gli incubi e i bei sogni, mal che vada te lo ricordi per un po’. Quelli che si avverano sono pochi, ma è presto, abbiamo appena iniziato”.

A che punto è Tsimikas? Sta avendo delle difficoltà. “Lui ha giocato un po’ meno perché altri hanno fatto bene. Nel calcio basta una partita, ci sono esempi, Celik, Hermoso, Pellegrini. Ci sono momenti che se li sfrutti nel calcio basta poco per cambiare le cose”.